venerdì 6 maggio 2011

Sicilia


Visualizzazione ingrandita della mappa



Visualizzazione ingrandita della mappa


Visualizzazione ingrandita della mappa

Parco Giardino Sigurtà Valeggio sul Mincio

Le attrazioni

Viale delle rose




Il Viale delle Rose è sicuramente l'immagine con cui il Parco Giardino Sigurtà si è fatto conoscere nel mondo. Lungo il suo chilometro di lunghezza, sbocciano ogni primavera più di 30.000 selezionatissime rose Queen Elizabeth e Hybrid Polyantha & Floribunda.


Sullo sfondo del Viale si erge maestoso il Castello Scaligero (secoli X-XIV) che, pur essendo esterno alle mura del Parco, grazie ad un sapiente gioco di prospettive si trasforma in elemento integrante nell'architettura complessiva del giardino.

Grande tappeto erboso




Il Grande Tappeto Erboso è la distesa più vasta di tutto il Parco. Nel mezzo di questo soffice manto verde si trovano i Laghetti Fioriti, circondati da un romantico Salice Piangente e da piante annuali che vengono messe a dimora a seconda delle stagioni: nel periodo estivo si possono ammirare Begonie, Tagete, Salvia e Colues; nel periodo autunnale invece fanno da cornice agli specchi d'acqua le Viole del Pensiero, i Nontiscordardimè e le Margherite.


Tra le acque invece affiorano placide le Ninfee e gli Ibischi acquatici, tra cui guizzano vivaci le carpe giapponesi Koi, i cui colori sono "abbinati" a quelli delle ninfee.

La meridiana orizzontale



Ideata nel 1990, la Meridiana è stata realizzata dall'ingegnere Dante Tognin e, una volta terminata, l'opera ha superato verifiche sperimentali durate tre anni e un controllo finale da parte dell'Osservatorio Astronomico di Asiago (Vicenza).


La Meridiana è caratterizzata da un simbolo, un tracciato geometrico inciso elettronicamente sul quadrante. Gli elementi che lo costituiscono (una circonferenza, 64 iperboli, 32 punti e un cerchio), rappresentano in una visione simbolico-figurativa il "Sole sorgente di vita".

Il giardino delle piante officinali



All'interno del Parco è nascosto un piccola area dove la famiglia Sigurtà ha deciso di coltivare circa 40 diverse piante dalla preziose proprietà terapeutiche: il Giardino delle Piante Officinali. Al suo centro si erge la statua di un leone realizzata dallo scultore Giuseppe Brigoni (1901-11960), che sembra voglia vegliare sulle antiche erbe che gli crescono dinnanzi.

I giardini acquatici



I Giardini Acquatici ricordano per colori e suggestioni i paesaggi ritratti nelle tele dei maestri impressionisti. Di particolare suggestione è l'effetto del riflesso del torrione del Castello Scaligero negli specchi d'acqua, dove galleggiano delicatamente Ninfee rustiche e tropicali di sofisticata bellezza.

L'eremo




L'Eremo di Laura, questo è il nome originario, fu fatto costruire nel 1792 dal Marchese Antonio Maffei (1759-1836). Attraverso la facciata, ornata da una bifora, si può accedere alla contemplazione della statua raffigurante la Madonna.


Di fronte all'entrata del tempietto discende una gradinata a viale che conduce ai cosiddetti Quattro Laghetti dell'Eremo, uno dei tanti punti panoramici dai quali godere di una vista privilegiata sul Parco.

Monumento a Carlo Sigurtà




La statua, che si erge su lastre di pietra di Verona, è di notevoli dimensioni (3,40 m di altezza) tanto che è visibile anche da altri punti del Parco. Lo scultore Dante Carpigiani ha voluto rappresentare Carlo Sigurtà in uno dei suoi abituali atteggiamenti: il viso sereno, gli occhi buoni, la mano destra che stringe inseparabile bastone di Bosso, l'artefice del Parco sembra accogliere i visitatori.


Alla destra della statua si trova una targa, posta il 23 maggio 1986 in ricordo dello zio Carlo dal nipote Enzo Inga Sigurtà, anch'egli mente creativa fondamentale nella realizzazione di questo straordinario complesso naturalistico.

La pietra della giovinezza



La Pietra della Giovinezza è un grosso masso che ricorda la forma di un cubo dove, se si osserva attentamente, è possibile scorgere le fattezze enigmatiche di un volto umano scolpito dal tempo.


Dietro, su un lastrone di roccia incorniciato da secolari Bossi, si possono leggere le parole di vita e speranza scritte dal poeta americano Samuel Ullman (1840-1924): si tratta di un inno alla giovinezza di spirito e di cuore, il "credo" della famiglia Sigurtà e di Albert Bruce Sabin, il grande scienziato spesso ospite del Parco.

Il castelletto



Il Castelletto è un edificio merlato con finestre neogotiche costruito dal Marchese Antonio Maffei e che fu inizialmente adibito a "Sala d'Armi". La costruzione, visibile solo dall'esterno, è da sempre considerato dalla famiglia Sigurtà non solo una romantica attrazione ma un luogo dove accogliere gli amici più cari, tanto da essere divenuto negli anni un vero e proprio scrigno dove sono riuniti i ricordi della storia dell'intero giardino.


Nel secolo scorso il Castelletto è stato luogo di tavole rotonde e di incontri scientifici e letterari; sulla facciata, infatti, è affissa una lapide che ricorda la presenza di alcuni scienziati e Premi Nobel che furono ospiti della famiglia Sigurtà come Gerhard Domagk, Alexander Fleming, Selman Abraham Walksman, Albert Bruce Flaming e Konrad Zacharias Lorenz.

La grande quercia




La Grande Quercia è una delle attrazioni più amate dai visitatori del Parco e con i suoi quattro secoli di età è la pianta più antica del giardino. Questo albero è considerato un esemplare particolarmente interessante grazie alla perfetta armonia tra il tronco (6 metri di circonferenza) e la chioma (120 metri di circonferenza), che copre una superficie di circa 1000 mq.

I bossi



I Bossi sono tra gli abitanti più caratteristici del Parco Giardino Sigurtà. Diversamente da quanto accade nei giardini all'italiana, dove questi siepi vengono potate seguendo le regole dell'Ars Topiaria, i giardinieri del Parco si limitano ad "accarezzare" la chioma dei bossi, ricavando così cespugli dalle forme particolari e bizzarre.

La fattoria didattica







Asini, pecore, caprette, galline, tacchini e anatre vi aspettano nell'antica fattoria del Parco, un'area ludico-didattica destinata ai bambini e alle famiglie, dove è possibile incontrare tanti simpatici animali e partecipare a laboratori creativi e attività didattiche. Per conoscere tutte le attività dedicate ai più piccoli visita lo speciale sito Didattica (link).


La Fattoria Didattica del Parco aderisce al progetto per la Conservazione e la Valorizzazione di razze avicole locali Venete, in collaborazione con Veneto Agricoltura.



La Storia

Il Parco Giardino Sigurtà ha una superficie di 560.000 metri quadrati e si estende ai margini delle colline moreniche, nelle vicinanze del Lago di Garda, a soli otto chilometri da Peschiera.
Trae la sua origine dal "brolo cinto de muro" (1617), giardino di Villa Maffei (opera di Pellesina, allievo del Palladio), dimora che nel 1859 fu quartiere generale di Napoleone III.
In quarant'anni di amorose cure, Carlo Sigurtá, avvalendosi di un secolare diritto di attingere acqua dal Mincio, ha ottenuto il "prodigio" di rendere lussureggiante l'arida vegetazione collinare. Successivamente, il nipote Enzo ha realizzato un prototipo di Parco-Giardino. Dopo l'apertura al pubblico (1978) la conservazione di questo complesso ecologico è stata affidata al rispetto dei visitatori, che lo hanno definito una meraviglia unica al mondo, tanto che il Parco-Giardino è considerato oggi fra i più straordinari al mondo.
A questi ignoti e preziosi collaboratori, desideriamo rivolgere il nostro più cordiale ringraziamento.





Visualizzazione ingrandita della mappa



Visualizzazione ingrandita della mappa


http://www.sigurta.it/