sabato 13 ottobre 2018

Il Magic Bus

 Targa posta dalla famiglia sul Bus




Il nuovo Stato d'Alaska, sovrano da appena due anni, concesse l'appalto per il miglioramento e la trasformazione in strada dell'intero percorso a una società di Fairbanks, la Yutan Construction. Per ospitare gli operai durante i lavori, la Yutan acquistò tre vecchi autobus, li fornì di cuccette e stufe rudimentali, e li fece trascinare nelle terre selvagge da un caterpillar D-9.



Da: Nelle terre estreme- Jon Krakuer

Il progetto venne bloccato nel 1963: circa ottanta chilometri erano stati realizzati, ma sopra i numerosi umi non fu mai costruito nessun ponte e ben presto la strada tornò a essere impraticabile a causa del permafrost in disgelo e delle inondazioni stagionali. La Yutan riportò due autobus sull'autostrada, ma il terzo rimase a metà sentiero per offrire rifugio ai cacciatori. Nei tre decenni successivi gran parte del manto stradale fu eroso dall'acqua, soffocato dalla vegetazione e dagli stagni di castori, ma l'autobus resistette.

Un classico International Harvester degli anni Quaranta, fu abbandonato a una quarantina di chilometri in linea d'aria a ovest di Healy e arruggini-sce tutt'ora fra gli epilobi di una radura accanto allo Stampede Trail, appena passato il confine del Denali National Park. Il motore è guasto, parecchi finestrini sono rotti o mancano del tutto e il pavimento è disseminato di bottiglie di whisky. La vernice verde e bianca è completamente ossidata e le iscrizioni ormai rovinate indicano che un tempo il vecchio autobus apparteneva al trasporto cittadino di Fairbanks, era il numero 142.





"Magic Bus"
 




Stampede Trail https://goo.gl/maps/fufcbzSRzTD2





Borough di Denali, Alaska, Stati Uniti
 https://ssl.panoramio.com/photo/19025433




Magico tramonto al Magic bus Magic sundown at the Magic Bus foto di : Gabriel Gersch
https://goo.gl/maps/CGnoWpEJTeA2


"Magic Bus"






 
 "Magic Bus"




"Magic Bus"





"Magic Bus"







Stampede Trail Healy, AK 99743
nei pressi del Magic Bus foto di: roberto robcentauro
https://plus.google.com/photos/photo/113697315169763910412/6294421435747145618

https://goo.gl/maps/u67Vsq4WoYJ2

https://goo.gl/maps/L3GPFnrsBnM2







Vicino al Magic Bus
Near to Magic Bus
foto di václav halfar

https://goo.gl/maps/hXwVTcY73en



Nei pressi del magic bus





Per la strada del magic bus

Lungo le due rive del fiume gelato si stendeva la cupa e tetra foresta di abeti, dai quali il vento aveva appena spazzato il manto di brina. Nella luce crepuscolare quegli alberi neri e sinistri sembravano inclinarsi l'uno verso l'altro. Un silenzio minaccioso in-combeva sul paesaggio, privo di qualsiasi segno di vita o di movimento, e desolato e freddo al punto da non poter ispirare che un solo sentimento: quello della più triste malinconia. E nello stesso tempo pareva che da quel paesaggio trapelasse una specie di riso, un riso ben più spaventoso di qualsiasi malinconia o tristezza, un riso tragico, come quello di una sfinge, un riso agghiacciante più della brina e che rammentava l'incombere minaccioso dell'inelut-tabile. Era la saggezza potente e impenetrabile dell'eternità che ir-rideva alla vita, alla sua futilità e agli sforzi degli uomini. Era il Wild, il selvaggio Wild delle spietatamente gelide terre del Nord.

JACK LONDON, Zanna bianca

http://www.aiutamici.com/PortalWeb/eBook/ebook/Jack_London-Zanna_Bianca.pdf
 




Lo Stampede Trail, il sentiero che si inoltra nelle terre selvagge e che porta al Magic Bus dove è morto Chris McCandless,
https://goo.gl/maps/hXwVTcY73en








Il bus che è servito per girare il film foto di Cristiana Gattoni






Il percorso  Lungo il  fiume Tetlanika e diventato pellegrinaggio di molti turisti che vanno fino al vero bus


Ho trovato parecchi approfondimenti qui

Into the Wild in Alaska: lungo lo Stampede Trail sulle tracce di Chris McCandless





 

Jon Krakauer








Jon Krakauer (Brookline, 12 aprile 1954) è un saggista e alpinista statunitense, conosciuto per i suoi libri riguardanti la vita all'aria aperta e l'alpinismo. Nel 2003 è entrato nel campo del giornalismo investigativo.

Primi anni

Krakauer nasce a Brookline nel Massachusetts ma cresce a Corvallis nell'Oregon dall'età di due anni, terzo di cinque figli. Pratica tennis alla Corvallis High School dove si diploma nel 1972. Prosegue i suoi studi presso l'Hampshire College nel Massachusetts, dove nel 1976 riceve la laurea in Scienze ambientali. Nel 1977, conosce l'apprendista scalatrice Linda Mariam Moore; i due si sposano nel 1980.

Alpinismo

Nel 1974 Krakauer fa parte di un gruppo di sette amici esploratori di cime negli Arrigetch Peaks facenti parte della Brooks Range in Alaska e viene invitato dall'American Alpine Journal a scrivere riguardo a questa esperienza. Benché Krakauer non si aspettasse di ricevere nessun compenso per questo, fu felice quando il Journal pubblicò il suo articolo. Un anno dopo la fine del college, Krakauer scala attraverso un nuovo percorso il picco Devils Thumb nella calotta Stikine, situato in Alaska, un'esperienza che descrisse in Il silenzio del vento (Eiger Dreams: Ventures Among Men and Mountains).

Nel 1975, assieme ad altri due compagni, effettua la seconda ascesa del Moose's Tooth, cima molto difficile nella catena dell'Alaska. Krakauer è altresì famoso per aver scalato il versante occidentale del Cerro Torre nelle Ande in Patagonia nel 1992, considerato una delle cime più difficili del mondo. Infine, Krakauer è stato uno dei sopravvissuti di una spedizione commerciale che ha scalato l'Everest il 10 maggio 1996. Da questa terribile esperienza nasceranno il libro Aria sottile nel 1998 e il film Everest nel 2015

Articoli giornalistici

Gran parte della popolarità come scrittore è dovuta all'attività di giornalista che svolse presso l'Outside magazine. Nel novembre 1983, abbandonò il lavoro part time di pescatore e carpentiere per diventare uno scrittore a tempo pieno. La sua attività di giornalista freelance riguarda vari campi; per esempio, scrisse una colonna mensile di fitness per Playboy, in aggiunta ai suoi molti lavori riguardanti l'alpinismo. I suoi articoli apparvero anche nei giornali Smithsonian, National Geographic Magazine, Rolling Stone, e Architectural Digest.

Bestseller di saggistica

Il bestseller Nelle terre estreme venne pubblicato nel 1996 e assicurò a Krakauer una reputazione come notevole scrittore di avventure. Il libro racconta la storia vera di Christopher McCandless, un ragazzo di famiglia benestante della costa orientale che, dopo essersi diplomato al college, dona tutto il denaro che ha nel conto corrente in beneficenza, cambia il suo nome in Alexander Supertramp, e diventa un viaggiatore nell'America occidentale. Due anni dopo, McCandless viene trovato morto nelle regioni selvagge dell'Alaska. Nel libro, Krakauer traccia parallelismi tra la sua esperienza e le sue motivazioni e quelle di McCandless. Krakauer racconta anche la storia di Everett Ruess, un giovane artista e vagabondo che sparì nel deserto dell'Utah nel 1934 all'età di vent'anni. Da Nelle terre estreme è stato tratto il film Into the Wild - Nelle terre selvagge, diretto da Sean Penn, uscito nelle sale americane nel 2007 e in quelle italiane il 25 gennaio 2008.

Nel maggio 1996, assegnato dall'Outside, Krakauer è in uno dei quattro gruppi di cacciatori di vette dell'Everest che ebbero delle perdite umane quando furono sorpresi da una tempesta in alta montagna. Il suo articolo si focalizza su due gruppi: quello a cui apparteneva, condotto da Rob Hall, e quello condotto da Scott Fischer. Entrambi avevano già guidato con successo escursioni sulla vetta, ma avevano riscontrato difficoltà nella discesa. La tempesta, e, secondo il suo giudizio, le scelte irresponsabili delle guide di entrambi i gruppi, portarono a una serie di morti, incluse quelle delle guide di testa.

Krakauer ricevette molte critiche da parte degli altri alpinisti dovute al suo resoconto sulla scalata all'Everest. Alcuni alpinisti della spedizione non videro la sciagura nella stessa maniera presentata da Krakauer nel suo articolo. In aggiunta, Krakauer trovò che il suo articolo non coprisse accuratamente l'intero evento rendendolo di fatto, un riassunto. Nel 1997, espanse l'articolo (che era stato pubblicato su Outside nel settembre 1996) nel suo lavoro più conosciuto, Aria sottile (Into Thin Air), il quale descrive le esperienze dei gruppi e lo stato generale dell'arrampicata sull'Everest in quel periodo. Con quest'opera ottenne il primo posto nella lista dei bestseller di saggistica del New York Times e fu tra i tre libri finalisti in lizza per la sezione saggistica del Premio Pulitzer nel 1998. Per il risultato delle sue opere concernenti il richiamo all'aria aperta, Krakauer ricevette un Academy Award in letteratura dall'American Academy of Arts and Letters nel 1999.

Nel 2003 In nome del cielo (Under the Banner of Heaven: A Story of Violent Faith) fa diventare Krakauer il terzo scrittore bestseller della saggistica. Il libro esamina gli estremismi del credo religioso, in particolare i rami cadetti del fondamentalismo mormone. Nello specifico, Krakauer analizza la pratica della poligamia tra i FLDS (fondamentalisti Mormoni) e la colloca nel contesto della storia della religione mormona nella sua interezza. Gran parte del libro si sofferma sui fratelli Lafferty, che commisero un omicidio in nome della loro fede fondamentalista. Dal 2004 è curatore della serie Esplorazioni della serie Modern Library (della Random House).

Critiche

Gli altri membri della spedizione descritti in Aria sottile hanno mosso obiezioni sulla sua caratterizzazione degli eventi. Anatoli Boukreev, una delle guide, scrisse il libro The Climb (usando giornali originali e diari) per confutare la versione di Krakauer dell'arrampicata sull'Everest del 1996 e afferma fino al giorno della morte della guida che Aria sottile è un resoconto distorto.

La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni ha criticato il suo libro In nome del cielo, affermando che "questo non è un libro di storia e Krakauer non è uno storico. È un novelliere che elimina dei dettagli per far sembrare bella la sua storia. La sua tesi principale sembra essere che le persone religiose sono irrazionali e che le persone irrazionali fanno cose strane." La Chiesa Mormone ha fornito al Boston Globe, al Wall Street Journal e al Christian Science Monitor delle recensioni del libro che lo descrivono come "ingannevole" o peggio.

Come risposta, Krakauer ha citato l'opinione dello storico D. Michael Quinn, il quale ha scritto che "la tragica realtà è che ci sono state occasioni in cui i leader della Chiesa, gli insegnanti e gli scrittori non hanno detto la verità a loro conoscenza circa le difficoltà del passato dei Mormoni, ma hanno offerto invece un miscuglio di banalità, mezze verità, omissioni e smentite apparentemente oneste." Krakauer ha scritto di "trovarsi a condividere il punto di vista del Dr. Quinn."

Opere

Il silenzio del vento (Eiger Dreams: Ventures Among Men and Mountains, 1990), trad. P. Ferrari, Collana Exploits, Milano, Corbaccio, 1999, ISBN 88-7972-318-9.

Nelle terre estreme (Into the Wild, 1996) - Rizzoli, 1997 ISBN 88-17-84517-5.

Aria sottile (Into Thin Air, 1997) (sviluppato a partire dall'articolo originale apparso su Outside Online) - Corbaccio, 1998 ISBN 88-7972-268-9.

In nome del cielo. Una storia di fede violenta (Under the Banner of Heaven: A Story of Violent Faith, 2003), trad. M. Frassi, Collana Saggi, Milano, Corbaccio, 2003, ISBN 88-7972-603-X.

Dove gli uomini diventano eroi (Where Men Win Glory: The Odyssey of Pat Tillman, 2009), trad. M. Sartori, Collana Exploits, Corbaccio, 2010, ISBN 978-88-6380-061-6.

Senza consenso (Missoula: Rape and the Justice System in a College Town, 2015), trad. S. Pezzani, Collana Saggi, Milano, Corbaccio, 2016, ISBN 978-88-670-0095-1.

Film tratti da sue opere

Into the Wild - Nelle terre selvagge, regia di Sean Penn - tratto da Nelle terre estreme
Everest, regia di Baltasar Kormákur - tratto da Aria sottile

https://it.wikipedia.org/wiki/Jon_Krakauer




“Nelle Terre Selvagge” è un libro davvero complesso, tanto che la sua lettura deve essere condotta lentamente e con molta pazienza.

Non si raccontano solo le vicende realmente accadute di Christopher J. McCandless, già rese famose nel film “Into The Wild” di Sean Penn: infatti l’autore Jon Krakauer presenta al lettore la sua personalissima esperienza da outsider e la intreccia con quella di molti altri scalatori ed esploratori, dando vita ad un coro di esperienze affascinante e regalando all’immaginazione del lettore scorci di montagne mozzafiato, foreste selvagge e natura incontaminata.
Il protagonista dunque è Chris McCandless, rampollo di una famiglia perbene della Virgina, Stati Uniti. Dotato di una vivace intelligenza e una forte tempra morale (coltivata leggendo Jack London e Lev Tolstoj), cresce rifiutando il conformismo e l’autorità del padre, con cui è in aperto contrasto sin dall’adolescenza. Per questo e per molti altri motivi il ragazzo decide di imbarcarsi in una pericolosa avventura: un viaggio in solitaria nell’Alaska più profonda, accompagnato da uno zaino con l’essenziale e i suoi libri preferiti.

Chris abbandona tutto e tutti per trovare quella moralità e purezza ascetica che la società e la famiglia non gli possono dare: “Per non essere più avvelenato dalla civiltà, egli fugge” scrive nel suo diario.
Ma ciò che l’autore sottolinea più volte è il vuoto che il giovane si lascia alle spalle: la sua famiglia non si riprenderà mai dal suo abbandono e proverà “Un senso di perdita talmente profondo e irrimediabile che la mente vacilla nel constatarne le dimensioni”.

È vero che l’avventura e l’ignoto sono il moto per nobilitare lo spirito e cercare scopi più degni, ma spesso ciò che si lascia è ugualmente, e forse più, importante e non sempre vale la pena perderlo.
Chris forse lo capisce, ma troppo tardi. Leggendo “La Felicità Familiare” di Tolstoj, sottolinea una frase: “la felicità sta solo nel vivere per gli altri”. Incontrerà il suo destino in Alaska, da solo, a ventiquattro anni.







Devils Thumb 

Devils Thumb è una salita molto impegnativa anche per alpinisti avanzati e molto esperti . Una descrizione della montagna può essere trovata in Eiger Dreams: , una raccolta di articoli di Jon Krakauer , che ha scalato la montagna all'inizio della sua carriera. Krakauer racconta anche la sua salita solitaria del Devils Thumb nei capitoli 14 e 15 del suo libro Into the Wild .

https://en.wikipedia.org/wiki/Devils_Thumb


La Fauna dell'Alaska



La renna (Rangifer tarandus (Linnaeus, 1758)), nota anche come caribù in Nordamerica, è un cervide delle regioni artiche e subartiche, con popolazioni sia stanziali che migratrici; è l'unica specie del genere Rangifer (C.H. Smith, 1827). Sebbene nel complesso sia piuttosto diffusa e numerosa, alcune delle sue sottospecie sono rare e una di esse si è già estinta.

Le renne variano considerevolmente per colore e dimensione. I palchi sono presenti in entrambi i sessi, sebbene nei maschi siano generalmente più grandi. Esistono comunque anche delle popolazioni in cui le femmine sono completamente prive di palchi.

La caccia alle renne selvatiche e l'allevamento di renne semi-domestiche (per la carne, il cuoio, i palchi, il latte e i trasporti) costituiscono attività molto importanti per alcune popolazioni artiche e subartiche. Perfino in zone lontane dal suo areale, la renna è ben conosciuta grazie alla tradizione, probabilmente originatasi nell'America degli inizi del XIX secolo, secondo la quale delle renne volanti trainerebbero la slitta di Babbo Natale, ormai divenuta da secoli uno dei tradizionali elementi natalizi. In Lapponia, le renne vengono ancora impiegate per trainare i pulk, le tradizionali slitte scandinave

https://it.wikipedia.org/wiki/Rangifer_tarandus




 


 


Con palchi che possono raggiungere i 2 metri, l'alce è la più grande specie di cervo (fotografia di Sam Abell)

L’alce è il più grande di tutti i Cervidi. I maschi sono immediatamente riconoscibili dagli enormi palchi, che possono raggiungere un’ampiezza di 1 metro e 80 centimetri. L’alce ha la testa allungata e il muso che pende sul mento. Un lembo di pelle detto “campana” scende dal sottogola dell’animale. 

Gli alci sono così slanciati che preferiscono brucare gli arbusti e le erbe più alte, avendo difficoltà ad abbassare la testa al suolo. Durante l’inverno mangiano arbusti e pigne, ma raschiano anche la neve con gli ampi zoccoli per liberare terreno dove poter brucare muschi e licheni. Gli zoccoli fungono anche da racchette da neve capaci di sostenere il pesante animale sul manto soffice e su terreni fangosi o paludosi. In estate, il cibo è molto più abbondante nelle regioni settentrionali di America del Nord, Europa e Asia. 

Quando i ghiacci si sciolgono, l’alce viene spesso avvistato in laghi, fiumi o terre umide, dove si nutre di piante acquatiche sopra e sotto la superficie. L’animale si sente a casa nell’acqua e, nonostante l’enorme stazza, è un buon nuotatore. Può coprire a nuoto distanze di vari chilometri, e persino immergersi completamente, restando sott’acqua anche per più di 30 secondi. L’alce è altrettanto agile sulla terraferma. Può correre per brevi distanze a una velocità di quasi 60 km l’ora, e trottare a ritmo regolare a più di 30 km l’ora. 

Ogni anno, nei mesi di settembre e ottobre, i maschi bramiscono rumorosamente per attirare le compagne. Questi ultimi sono generalmente solitari, ma in quel periodo possono radunarsi per sfidarsi in combattimenti. Il vincitore di questi scontri, durante i quali i maschi si colpiscono con i palchi, avrà la supremazia negli accoppiamenti. Dopo l’accoppiamento, maschi e femmine vanno ognuno per la propria strada fino all’anno successivo. Occasionalmente mangiano in spazi contigui, ma tendono a ignorarsi. 

Le femmine partoriscono uno o due piccoli in primavera, ognuno dei quali pesa circa 15 kg. I piccoli crescono con estrema rapidità e dopo appena cinque giorni riescono a correre più velocemente di un essere umano. I giovani alci restano accanto alla madre fino alla successiva stagione di accoppiamento.

http://www.nationalgeographic.it/natura/2010/04/15/news/moose-2403/

https://it.wikipedia.org/wiki/Alces_alces


Christopher McCandless





Christopher McCandless

Ho avuto una vita felice e ringrazio il Signore. Addio e che Dio vi benedica! »
(Scritta lasciata da McCandless all'interno del Magic Bus.)

« C'è tanta gente infelice che tuttavia non prende l'iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l'animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo »

(Dalla lettera di McCandless scritta all'amico Ronald Franz)
Christopher Johnson McCandless (/ˈkrɪstəfər ˈdʒɒnsən məˈkændlɨs/; El Segundo, 12 febbraio 1968 – Stampede Trail, 18 agosto 1992) è stato un viaggiatore statunitense che adottò il nome di Alexander Supertramp.

Iniziò a vagare nell'ovest degli Stati Uniti, con la volontà di vivere in solitudine per un certo periodo di tempo e per giungere infine nelle terre selvagge dell'Alaska nell'aprile del 1992, con poco cibo e scarse attrezzature. Il 12 agosto scrisse un ultimo messaggio e, il 6 settembre, due cacciatori rinvennero i suoi resti, pesanti solo 30 kg. Il ragazzo morì di fame (ma c'è anche chi sostiene che la morte sia sopraggiunta a causa di un avvelenamento da una bacca di una pianta simile ad una patata) nei pressi del lago Wentitika nel Parco Nazionale di Denali.

Nel gennaio del 1993, l'autore Jon Krakauer pubblicò la storia di McCandless sulla rivista Outside. Ispirato dai dettagli della storia di McCandless, Jon Krakauer ha scritto e pubblicato Nelle terre estreme nel 1996, che narra dei viaggi di McCandless. Il libro è stato adattato in un film di Sean Penn, Into the Wild - Nelle terre selvagge, nel 2007 con Emile Hirsch raffigurante McCandless. Quello stesso anno, la storia di McCandless è diventata anche il tema del documentario di Ron Lamothe dal titolo The Call of the Wild. Nel novembre 2014 è stato pubblicato il libro di memorie della sorella di Chris, Carine McCandless, dal titolo Into the wild truth, che spiega, a 22 anni dalla morte del ragazzo, i motivi che lo hanno spinto ad allontanarsi dalla famiglia e dalla società.

Biografia

Nasce il 12 febbraio dell'anno 1968 nel Sud della California, da Walt McCandless, un dipendente della NASA, e Wilhelmina Johnson, un'impiegata. Dopo sei anni a El Segundo, la famiglia si sposta in Virginia. Nel 1990 si laurea con una media-voto molto alta all'Università Emory, ottenendo una specializzazione in Storia e Antropologia. Benestante di famiglia, decise di attraversare l'Ovest Americano da solo, dopo aver donato i suoi 24.000 dollari di risparmi alla Oxfam. Intraprese inizialmente il suo viaggio con la sua vecchia auto, una Datsun gialla B210 del 1982, un acquisto dell'ultimo anno di liceo con cui Chris amava viaggiare durante le vacanze scolastiche.

La Datsun fu in seguito ritrovata da un gruppo di ricercatori di fiori rari nel deserto del Mojave: all'interno McCandless aveva abbandonato una chitarra Giannini, un pallone da football, un sacchetto di immondizia pieno di vecchi indumenti, una canna da pesca, 10 kg di riso, un rasoio elettrico nuovo, un'armonica a bocca, i cavi della batteria e le chiavi. Il ragazzo abbandonò il proprio mezzo a causa di un'inondazione proveniente dal fiume accanto al quale si era accampato, che bagnò il motore rendendo l'automobile inutilizzabile. Prima di lasciare la sua auto bruciò parte dei suoi risparmi (tenne 300 dollari di scorta in una tasca nascosta) e gettò via la targa dell'auto, tenne però con sé i documenti di identità: proseguì quindi a piedi facendo autostop, girovagando tra Stati Uniti occidentali e Messico settentrionale.

Trascorse gli ultimi 112 giorni della sua vita nei boschi dell'Alaska, nel parco nazionale di Denali, avendo come unico rifugio un vecchio autobus abbandonato, da lui chiamato Magic Bus (Bus magico, attualmente meta di pellegrinaggio da parte di coloro che sono rimasti affascinati dalla sua storia). Per un certo periodo, Chris riuscì a sopravvivere con l'ausilio di pochi strumenti: un fucile Remington calibro 22, con cui poteva procacciarsi della selvaggina, una sacca di riso, un libro sulle piante commestibili del luogo, una mappa del luogo e altri semplici oggetti da campo. Fu ritrovato morto all'interno dell'autobus, nell'agosto del 1992, da due cacciatori che ne scoprirono il corpo a due settimane dal decesso: ufficialmente è morto di fame (al momento del ritrovamento il cadavere pesava circa 30 kg), ma altre possibili cause sono il freddo e l'aver accidentalmente ingerito alcune piante velenose. Nel proprio documentario il regista Lamothe ipotizza che McCandless avesse una ferita alla spalla o al braccio, come risulterebbe dalla famosa foto scattata davanti al bus pochi giorni prima della morte dove la manica destra della camicia sembra vuota. Lamothe, basandosi sulla nota di aiuto scritta da McCandless, crede che quella ferita abbia impedito al giovane di attraversare a nuoto il fiume Teklanika per scappare.

Una tesi ancora più recente spiega di come fu avvelenato da una neurotossina, ODAP, che lo avrebbe lentamente paralizzato, presente in alcuni semi di cui si era nutrito. All'epoca non si conoscevano gli effetti di questa neurotossina e neanche la sua presenza in alcune piante ritenute commestibili. Recenti studi hanno inoltre dimostrato di come questa neurotossina abbia maggiore effetto su soggetti con deficit di nutrizione e che svolgono attività fisiche.

Nel vecchio autobus, accanto al cadavere, furono ritrovati numerosi appunti da lui scritti, una macchina fotografica con cui aveva effettuato degli autoscatti, una borraccia di plastica verde, alcune pastiglie per purificare l'acqua, un paio di pantaloni imbottiti, guantoni di lana, una bottiglia di repellente per gli insetti, un cilindro consumato di burrocacao, una scatola di fiammiferi, un paio di stivali in plastica marrone e alcuni libri di autori quali Lev Tolstoj, Jack London e Henry David Thoreau.

I libri, il film e il documentario

Nelle terre estreme, il libro sulla sua vita scritto da Jon Krakauer e pubblicato nel 1997, si basa sui suoi viaggi e sui racconti di tutti coloro che conobbero Chris durante il suo lungo viaggio solitario durato due anni. Di particolare importanza il racconto di un anziano (che nel libro viene nominato tramite pseudonimo) il quale, ottantenne, conobbe Chris e lo ospitò alcune settimane nella sua casa. Il legame tra i due fu così forte che l'anziano in seguito vendette la sua casa, comprò una roulotte e cominciò a viaggiare per l'America occidentale. Fu di grande importanza anche l'incontro con Jan Burres e il compagno Bob, due "vagabondi gommati" (coloro che girano il mondo accompagnati da un mezzo di trasporto) che accolsero Chris, insegnandogli alcune regole per la sopravvivenza in Alaska. Tale libro ha ispirato il film del 2007 Into the Wild - Nelle terre selvagge diretto da Sean Penn e interpretato da Emile Hirsch, nel quale però non sono presenti molte scene del libro. Il regista Sean Penn ha dovuto aspettare 10 anni per poter girare il film, perché la famiglia di Christopher era restia nel portare nelle sale cinematografiche la storia di loro figlio.

Nel 2007, anno di uscita del film, la storia di McCandless è stata raccontata in un documentario di Ron Lamothe dal titolo The Call of the Wild. Lamothe, ispirato dalla storia di McCandless già da prima dell'uscita del libro di Jon Krakauer, ha affrontato un viaggio in Nord America negli stessi luoghi visitati da Chris, raccogliendo interviste e dichiarazioni. Successivamente Lamothe contraddirà su alcuni aspetti del libro di Krakauer e del film di Penn, in particolare sulle cause della morte di McCandless, e sul fatto che il ragazzo abbia o meno bruciato tutti i suoi documenti e soldi.

Nel novembre 2014 è stato pubblicato il libro di memorie di Carine McCandless, la sorella minore di Chris dal titolo Into the wild truth. Nel libro vengono descritti gli anni della loro infanzia, in particolare l'atteggiamento violento del padre nei confronti della loro madre Billie, del loro abuso di alcol e del loro essere ossessivi e manipolatori. Carine McCandless spiega come gli episodi vissuti durante la loro infanzia abbiano spinto Chris a fuggire da famiglia e società e a "rifugiarsi" nella natura selvaggia. In una dichiarazione rilasciata ai media prima che il libro fosse rilasciato sul mercato Walt e Billie McCandless hanno negato i fatti presenti nel libro affermando che quest'ultimo è "una finzione letterale, che non ha niente a che vedere con nostro figlio Chris, il suo viaggio e il suo carattere"


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Volevo il movimento, non un'esistenza quieta. Volevo l'emozione, il pericolo, la possibilità di sacrificare qualcosa al mio amore. Avvertivo dentro di me una sovrabbondanza di energia che non trovava sfogo in una vita tranquilla.

LEV TOLSTOJ, La felicità familiare

(passaggio evidenziato in uno dei libri rinvenuti


con la salma di Chris McCandless)


Non dovremmo negare [...] che l'essere nomadi ci ha sempre

riempiti di gioia. Nella nostra mente viene associato alla fuga da storia, oppressione, legge e noiose coercizioni, alla libertà assoluta, e la strada ha sempre portato a Ovest.

WALLACE STEGNER,

The American West as living space






Il deserto è l'ambiente della rivelazione, geneticamente e fisio-logicamente alieno, sensorialmente austero, esteticamente astratto, storicamente nemico. [...] Le sue forme sono audaci e suggestive. La mente è sopraffatta da luce e spazio, dalla novità cinestetica dell'aridità, delle alte temperature e del vento. Il cielo del deserto è avvolgente, maestoso e terribile. In altri habitat la linea sopra l'orizzonte è interrotta od oscurata; qui, insieme alla porzione superiore, è infinitamente più vasta di quella dell'ondulata campagna e delle foreste. [...] In un cielo non ostruito le nuvole sembrano più imponenti e a volte, nel loro fondo concavo, riflettono con magnificenza la curvatura della terra. L'angolosità delle forme del deserto conferisce sia alle nuvole sia alla terra un'architettura monumentale. [...]

Nel deserto si recano profeti ed eremiti; viandanti ed esuli lo attraversano. I leader delle grandi religioni vi hanno cercato i valori spirituali e terapeutici del ritiro, non per fuggire ma per trovare la realtà.

PAUL SHEPARD, Man in the landscape: A historic view

of the esthetics of nature





Andai nei boschi perché desideravo vivere deliberatamente, affrontare solo i fatti essenziali della vita, e vedere se non potessi imparare cosa avesse da insegnare, senza scoprire, giunto alla morte, di non aver vissuto. Non desideravo vivere ciò che non era una vita, per quanto caro mi sia il vivere; né desideravo praticare la rassegnazione, a meno che non fosse necessaria. Volevo vivere in profondità e succhiare tutto il midollo della vita, vivere in modo così risoluto e spartano da sbaragliare tutto quanto non fosse vita; da aprirmi con la falce un varco ampio da spingere nell'angolo la vita e ridurla ai minimi termini; e, se si fosse dimostrata meschina, da arrivare, perché no?, alla sua completa e genuina meschinità, rendendola pubblica al mondo; o se fosse stata sublime, da conoscerla per esperienza; e da essere in grado di darne un resoconto sincero nella mia successiva escursione letteraria. Perché gran parte degli uomini, mi pare, ha una strana incertezza al riguardo, se sia del diavolo o di Dio, e hanno un po’ frettolosamente concluso che il primo fine dell’uomo su questa terra è «rendere gloria a Dio e goderlo per l’eternità».

Henry David Thoreau



Christopher McCandless

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Christopher Johnson McCandless, conosciuto anche come Alexander Supertramp (1968 – 1992), viaggiatore statunitense.

C'è tanta gente infelice che tuttavia non prende l'iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l'animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l'avventura. La gioia di vivere deriva dall'incontro con nuove esperienze, e quindi non esiste gioia più grande dell'avere un orizzonte in costante cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso. [frase tratta da una lettera spedita a Ronald A. Franz]

Da due anni cammina per il mondo. Niente telefono, niente biliardo, niente animali, niente sigarette. Il massimo della libertà. Un estremista. Un viaggiatore esteta la cui dimora è la strada. Scappato da Atlanta. Mai dovrai fare ritorno perché the west is the best. E adesso, dopo due anni a zonzo, arriva la grande avventura finale. La battaglia climatica per uccidere l'essere falso dentro di lui e concludere vittoriosamente il pellegrinaggio spirituale. Dieci giorni e dieci notti di treni merci e autostop lo hanno portato fino al grande bianco del Nord. Per non essere mai più avvelenato dalla civiltà, egli fugge, e solo cammina sulla terra per smarrirsi nella foresta. Alexander Supertramp – Maggio 1992 [scritta lasciata da McCandless all'interno del Magic Bus] (citato in Jon Krakauer, Nelle terre estreme, pp. 215-216)

Felicità è vera soltanto se condivisa. [scritta lasciata da McCandless
all'interno del Magic Bus] (citato in Jon Krakauer, Nelle terre estreme, p. 248)

Ho avuto una vita felice e ringrazio il Signore. Addio e che Dio vi benedica! [scritta lasciata da McCandless all'interno del Magic Bus] (citato in Jon Krakauer, Nelle terre estreme, p. 259)

S.O.S. Ho bisogno del vostro aiuto. Sono malato, prossimo alla morte, e troppo debole per andarmene a piedi. Sono solo, non è uno scherzo. In nome di Dio, vi prego, rimanete per salvarmi. Sono nei dintorni a raccogliere bacche e tornerò stasera. Grazie [scritta lasciata da McCandless all'interno del Magic Bus] (citato in Jon Krakauer, Nelle terre estreme, p. 258)

A differenza di molti di noi, era quel genere di persona che si sforza di mettere in pratica quello in cui crede. [Mary Westerberg parlando di Christopher McCandless] (Jon Krakauer, Nelle terre estreme)

https://it.wikiquote.org/wiki/Christopher_McCandless




Una delle ultime cose che Chris McCandless fece in vita fu quella di scattarsi una foto accanto all'autobus sotto la volta celeste del cielo d'Alaska. Con una mano rivolge il biglietto d'addio all'obiettivo e con l'altra porge un saluto sereno e coraggioso al mondo. Se in quelle ultime, difficili ore il ragazzo si sia commiserato - perché era giovane, perché era solo, perché il corpo l'aveva tradito riducendolo in quello stato - non traspare dall'immagine. Chris sorride, e il suo sguardo è inequivocabile: McCandless era in pace, beato come un monaco che va dal Signore

Da NELLE TERRE ESTREME (Into The Wild, 1996) - JON KRAKAUER


L'Alaska di Christopher McCandless






L'Alaska di Christopher McCandless



Grazie ad un gioco di contrasti tra natura e civiltà, il film Into the Wild - Nelle terre selvagge tratto dal libro Nelle terre estreme scritto da Jon Krakauer sottolinea ed esalta la bellezza di molti paesaggi naturali ed incontaminati. Il film si suddivide in 5 capitoli (La mia nascita; L'adolescenza; La maturità; La famiglia; La conquista della saggezza), come se il viaggio rappresentasse l'inizio di una nuova vita. La storia viene raccontata dalla voce narrante di Corinne McCandless, sorella di Chris, che ripercorre la vita del fratello sia nei momenti prima della laurea sia durante il suo viaggio, citando anche alcune frasi tratte dai libri preferiti di Chris. Il film si conclude con un'originale foto del ragazzo davanti al Magic Bus, il vecchio autobus abbandonato in cui ha vissuto durante la sua esperienza in Alaska.

Dopo l'uscita del film nelle sale molti avventurieri amanti della natura hanno ripercorso le tappe del viaggio di Chris, per raggiungere il luogo dove egli è deceduto, quasi come fosse un pellegrinaggio.






L'Alaska italianizzato in Alasca, è uno Stato federato degli Stati Uniti d'America. Situato nella estremità nordoccidentale del continente nordamericano, confina a est con il Canada, a nord con il Mar Glaciale Artico e a ovest e a sud con l'oceano Pacifico.

Con un'estensione di 1 717 854 km² è lo Stato più grande di tutta la federazione, esteso in un'area dieci volte più grande della superficie media degli altri 49 stati. Nel 2014 la popolazione dello Stato era di 736 732 abitanti. Circa la metà di questi abitanti vivono nell'area metropolitana di Anchorage, centro principale dello Stato. L'economia dell'Alaska è dominata dalle riserve di petrolio, gas naturale e dall'industria della pesca, risorse di cui dispone in abbondanza. Anche il turismo occupa una parte significativa dell'economia.

Anche se era stata occupata da migliaia di anni dalle popolazioni indigene, dal XVIII secolo in poi le potenze europee considerarono il territorio dell'Alaska pronto per essere sfruttato. Gli Stati Uniti hanno acquistato l'Alaska dalla Russia il 30 marzo 1867, per 7,2 milioni di dollari (120 milioni di dollari al netto dell'inflazione), a circa due centesimi per acro (4,74 $/km²). L'area ha attraversato diversi cambiamenti amministrativi prima di essere organizzata come un territorio l'11 maggio 1912. È stato ammesso come 49º Stato degli Stati Uniti d'America il 3 gennaio 1959.

Il toponimo Alaska è derivato dalla parola alaxsxaq (ah-lòk-shok) che ha come significato "grande paese" o "terraferma" nella lingua degli Aleutini o Unangan (come essi si chiamavano nella propria lingua).

In seguito il territorio fu annesso all'Impero russo, che tuttavia lo colonizzò solo marginalmente (l'attività principale allora era la caccia alle lontre, alle foche e ad altri animali da pelliccia). Di fatto la regione divenne zona di commercio delle pellicce per le compagnie commerciali russe "Selikov" e "Golicov" che ebbero come base Kodiak dal 1784. Nel 1799 fu fondata la Compagnia russo-americana, autorizzata dallo zar Paolo I a commerciare fino al 52º parallelo nord. La regione rimase emarginata dalla vita politica ed economica dell'Impero russo: la maggior parte dei pochi russi che si trasferivano in Alaska preferiva tornare in Russia dopo essersi arricchiti.

La colonizzazione russa dell'Alaska si scontrò con altri due colonialismi: quello britannico e soprattutto quello spagnolo. Inoltre i Russi cercarono di estendere il loro dominio anche più a sud, con il tentativo di installare una colonia in California durante gli anni dieci del XIX secolo: il progetto non ebbe esito positivo e innervosì notevolmente le cancellerie spagnole.

Il commercio con gli indiani non era sempre pacifico, anzi molto spesso era basato sui ricatti degli europei nei confronti dei nativi, che rispondevano attaccando alcune piccole concessioni russe, con uno stato di guerra latente che si protraeva anche dopo la fine degli scontri. I nativi furono però definitivamente sconfitti verso la fine degli anni quaranta del XIX secolo. Agì come pacificatore dei conflitti l'attività dei missionari ortodossi, che riuscirono sia a convertire molti nativi, sia a convincere il governo locale russo a limitare le attività di saccheggio, ruberia e repressione armata nei confronti degli indigeni.

Acquisto dell'Alaska

Nel 1867 gli Stati Uniti acquistarono l'Alaska dalla Russia per $ 7 200 000, (poco più di 4 dollari per km²). L'acquisto, passato alla storia con il nome di Alaska Purchase, fu gestito dal Segretario di Stato William H. Seward e venne ratificato dal Senato statunitense il 9 aprile 1867. Il passaggio di sovranità avvenne il 18 ottobre dello stesso anno. Il fatto non entusiasmò molto l'opinione pubblica statunitense di allora, che considerava l'Alaska un territorio inospitale e del tutto inutile (venne soprannominata "Follia di Seward" e "Ghiacciaia di Seward"). Ogni anno l'ultimo lunedì di marzo si ricorda l'avvenimento con il Seward's Day e il 18 ottobre con l'Alaska Day.

Nel 1884 divenne un distretto dell'Oregon. Nel 1898 in Alaska venne scoperto l'oro (vedi corsa all'oro dello Yukon): questo fatto provocò una vera e propria invasione di cercatori d'oro, tra cui anche lo scrittore Jack London, e di conseguenza anche la colonizzazione del territorio. Altro oro venne scoperto nel vicino Klondike, territorio canadese, e l'Alaska fu utilizzata come base di partenza per i cercatori, e questo favorì la crescita delle prime città e delle prime strade nell'entroterra della regione sud-orientale, come collegamento verso lo Yukon.

Divenuta territorio autonomo nel 1912, il 7 luglio 1958 il presidente Eisenhower firmò l'Alaska Statehood Act che rese l'Alaska uno Stato degli USA a tutti gli effetti, entrando nell'Unione come il 49º stato il 3 gennaio 1959.

Nel 1968 fu scoperto il più grande giacimento di petrolio e di gas naturale di tutto il Nordamerica, sfruttato pienamente a partire dal 1977, quando un oleodotto lungo circa 1 300 km collegò i giacimenti al porto di Valdez.

Nel 1976 fu creato l'Alaska Permanent Fund, un fondo che investe una porzione delle entrate minerarie dello stato, incluse le entrate del Trans-Alaskan Pipeline System, a beneficio di tutte le generazioni di Alaskani. Al giugno 2003, il valore del fondo ammontava a 24 miliardi di dollari.

Si è proposto più volte di realizzare un ponte o un tunnel attraverso lo stretto di Bering (85 km), ma sia per ragioni economiche sia per ragioni strategico-militari questa idea non è mai stata portata avanti.

Simboli

Motto: North to the future
Soprannomi: L'ultima frontiera o Terra del sole di mezzanotte
Uccello dello Stato: pernice bianca, adottata dalla Legislatura Territoriale nel 1955
Pesce dello Stato: salmone reale, adottato nel 1962
Fiore dello Stato: nontiscordardimé nativo, adottato dalla Legislatura Territoriale nel 1917
Fossile dello Stato: mammuth lanoso, adottato nel 1986
Gemma dello Stato: giada, adottata nel 1968
Insetto dello Stato: libellula schiumaiola, adottata nel 1995
Mammifero dello Stato: alce, adottato nel 1998
Minerale dello Stato: oro, adottato nel 1968
Canzone dello Stato: Alaska's Flag
Sport dello Stato: dog mushing (gare di slitte trainate da cani), adottato nel 1972
Albero dello Stato: abete rosso di Sitka, adottato nel 1962

Geografia fisica

L'Alaska e le Hawaii sono gli unici stati che non si trovano tra i 48 stati contigui degli Stati Uniti d'America. Inoltre l'Alaska è lo stato più esteso degli Stati Uniti (oltre 1 717 000 km²).

La geografia dello Stato può essere schematizzata attraverso una suddivisione in regioni:

L'Alaska Centro Meridionale è la regione costiera meridionale con villaggi, città e impianti industriali petroliferi;
La penisola di Alaska ospita piccoli insediamenti, acque interne, monti, ghiacciai e grandi foreste;
L'interno è più pianeggiante e percorso da grandi fiumi, come lo Yukon e il Kuskokwim; vi si trovano grandi estensioni di tundra artica;
La costa settentrionale è la parte più remota, inospitale e spopolata dello Stato.
Grazie anche alle numerose isole, le coste dell'Alaska superano i 54 700 km di lunghezza. La serie di isole che si estende a ovest della punta sudoccidentale dell'Alaska è nota come l'arcipelago delle Aleutine. Molte di queste isole ospitano vulcani attivi: per esempio, il monte Shishaldin (3 042 m) sull'isola di Unimak. La serie di vulcani raggiunge Mount Spurr, a ovest di Anchorage, sulla terraferma.

In Alaska si trova il monte Denali, la montagna più alta di tutto il Nordamerica, 6 194 metri. s.l.m..

Numerosi sono i fiumi e i laghi, tra questi ce ne sono più di tre milioni con una superficie di almeno 8 ettari. Gran parte del territorio dell'Alaska è gestito dal governo federale come foresta nazionale, parco nazionale, e rifugio naturale nazionale. Vi sono luoghi in Alaska che sono comune terreno pubblico demaniale (terreno del BLM) ma che sono probabilmente più spettacolari di molti parchi nazionali nei 48 stati.

In gran parte dell'Alaska i servizi sono gestiti dalle cosiddette ANCSA corporations; le tredici più importanti operano a livello regionale, mentre ne esistono dozzine di locali.

Clima dell'Alaska

L'Alaska ha un clima freddo che però si può suddividere in quattro aree:

la costa sud, in particolare Juneau (unica città in cui le massime medie di gennaio sono superiori a 0 °C, media: −8 °C/1 °C) che gode delle condizioni più miti dello Stato (già Anchorage, sempre sulla costa sud, che è situata circa al 60º parallelo ha una media di gennaio di −3 °C/−13 °C; le medie di luglio sono sui 15 °C) ma che è anche l'area più nevosa per l'oceano che fa accumulare umidità: gli accumuli medi raggiungono e spesso superano di gran lunga il Québec e Hokkaidō (in cui cadono rispettivamente tra i 3, i 5 e i 7 metri) e in alcune parti arrivano a una media di 8 metri con copertura che va da 1–2 mesi di Juneau e la sua area e i 4–5 mesi dell'interno di Anchorage;
l'interno, che ha il clima che ci si aspetta dall'Alaska (Fairbanks ha una media di gennaio di −19 °C/−28,5 °C e di luglio di 12 °C/22 °C; tuttavia sono dati presi dal centro, dove vi è l'isola di calore urbana: altre località spesso sono più fredde e le medie di gennaio arrivano a −34 °C, più o meno quanto i più freddi luoghi dello Yukon, vicini a Old Crow) in cui le medie mensili sono sotto zero 8 mesi all'anno e si registrano le temperature più basse (−62,1 °C a Prospect Creek, ma notizie non ufficiali riportano dati più bassi) e più alte (38 °C a Fort Yukon, che d'inverno scende spesso sotto i −40 °C); la copertura nevosa dura da 6 a 7–8 mesi e i fiumi sono liberi dai ghiacci solo 4 mesi;
la costa occidentale, che ha inverni freddi (stretto di Bering gelato) ed estati fresche;
la costa artica, in cui le medie di gennaio sono −23 °C e i −30 °C e di luglio tra i 4 °C e i 6 °C (Barrow, la punta nord, ha a febbraio −21 °C/−31 °C, a luglio 1 °C/5 °C): le precipitazioni sono scarsissime sui 200–250 mm l'anno, la maggior parte in estate, il mare è gelato da ottobre a giugno con temperatura massima di 1 °C, la copertura nevosa rimane da settembre a inizio giugno, ma i residui si vedono tutto l'anno.
In Alaska sono state registrate temperature da record come il già citato primato di Prospect Creek, Fairbanks −62 °C, Chandalar −59 °C, Fort Yukon −58 °C e Barrow −53 °C.

Economia/Lavoro

Nel 2007 il prodotto interno lordo dell'Alaska è stato di 44 miliardi di $, che lo pone al 45º posto fra i 50 stati. Il reddito pro capite per l'anno 2007 è stato di 40 042 $ (15º negli Stati Uniti).

La pesca occupa un importante ruolo nell'economia dell'Alaska, e fornisce un ampio surplus destinato all'esportazione. In campo agricolo, a causa delle difficili condizioni climatiche, la produzione di latte e latticini, bestiame, verdure e vivai è appena sufficiente per il fabbisogno interno, tuttavia gran parte dei generi alimentari sono importati da regioni del mondo più adatte all'agricoltura. Anche l'industria manifatturiera è di proporzioni alquanto limitate, e anche i prodotti non alimentari sono in gran parte importati. I costi delle importazioni sono molto elevati a causa delle spese di trasporto e questo contribuisce a tenere alto il costo della vita nonostante i sussidi governativi per gli abitanti dello Stato.

Tuttavia, gran parte degli abitanti lavora per il governo o nel campo dell'estrazione e del trasporto delle risorse naturali: petrolio greggio, gas naturale, carbone, oro, metalli preziosi, zinco e altri minerali, legname e prodotti in legno. Un altro settore di impiego è in ambito militare a causa delle molte basi militari presenti nello stato. Il settore turistico è poco sviluppato ma in crescita per via della spettacolarità dei paesaggi naturali e per possibilità di effettuare escursioni anche grazie all'ausilio degli spostamenti in treno effettuati dalla Alaska Railroad e alle numerose crociere che fanno tappa nei maggiori porti.

In Alaska le comunicazioni sono assicurate in diverse maniere. La rete stradale non è molto sviluppata a causa della scarsità della popolazione, delle grandi distanze e della natura del suolo, per gran parte dell'anno ricoperto da ghiaccio o neve o formato da permafrost. Le strade sono presenti soprattutto nella parte meridionale dello Stato, la Alaska Highway unisce le città principali e lo stato al Canada. La capitale dello Stato non è collegata da strade e si può raggiungere solo tramite aerei o navi.

Sulla costa del Pacifico, molte località usufruiscono di un servizio navale per merci e passeggeri. Ancor più diffuso è il trasporto aereo, molte sono le linee aree locali e molto utilizzati sono gli idrovolanti che atterrano sui numerosi laghi.

Il mezzo di trasporto più usato nel periodo della corsa all'oro, la slitta trainati da cani, ormai è un mezzo folcloristico e sportivo. Molto popolare è la corsa con le slitte che si svolge a marzo per 1850 km tra Anchorage e Nome, la Iditarod Trail Sled Dog Race per ricordare l'impresa compiuta nel 1925 quando delle slitte riuscirono a raggiungere il piccolo villaggio di Nome per portare le medicine per combattere un'epidemia.

Tra i problemi della popolazione dell'Alaska bisogna ricordare l'alcolismo, causato soprattutto dall'isolamento di alcune comunità, dai lunghi periodi di buio invernale, dalle difficoltà negli spostamenti. In alcune zone l'alcol è addirittura vietato. L'alcolismo genera altri problemi come l'alto numero di suicidi, le violenze domestiche e la sindrome alcolica fetale nei bambini dovuta all'abuso di alcol da parte di donne in gravidanza, che genera nei bambini disfunzione in alcuni organi, basso peso alla nascita, ritardo nello sviluppo, e in alcuni casi epilessia.

La condizione di essere "terra di frontiera", con limitate regole etiche e fortissimi interessi economici in ballo e, per i critici, anche con scarsi controlli, ha portato come conseguenza a diversi fenomeni di "disinvoltura economico-politica" nel paese, con casi di corruzione, sperpero, e finanziamenti ritenuti clientelari, (buona parte del territorio sconfinato è di diretta competenza statale, ed è stato ampiamente e interessatamente concesso a grandi società private), è emblematica la figura del senatore Theodore Stevens (Zio Ted) coinvolto per decenni in tali generose concessioni; il ripetersi di tali fenomeni ha prodotto la definizione per l'Alaska, da parte degli altri Stati dell'Unione, di luogo della corruzione, e dello sperpero dei beni di proprietà comune. Nonostante la politica attuale dell'Alaska cerchi di limitare questi fenomeni, la consuetudine degli altri Stati dell'Unione di citare l'Alaska come luogo di eventi di questo tipo è ancora molto presente.

L'Alaska è l'unico stato degli Stati Uniti, fatta eccezione per il Colorado, in cui è consentito il possesso per uso personale di circa 30 grammi di marijuana.

Società

Secondo il censimento del 2010 la popolazione dell'Alaska è così divisa etnicamente:

Caucasici 66.7%
Tedeschi: 16,6%
Irlandesi: 10,8%
Inglesi: 9,6%
Norvegesi: 4,2%
Nativi americani o dell'Alaska: 14.8%
Meticci: 7,3%
Asioamericani: 5,4%
Afroamericani: 3,3%
Altre: 1,6%
L'inglese è la lingua più parlata, dall'89,7% della popolazione, il 5,2% è ripartito tra le più di venti lingue indigene, segue lo spagnolo con il 2,9%.

Religione

L'Alaska, così come gli Stati del nord Pacifico, è tra i meno religiosi degli Stati Uniti. Secondo i dati raccolti dall'American Religious Identification Survey, le confessioni religiose sono così suddivise:

Evangelici: 12%
Luterani: 6%
Mormoni: 4%
Ortodossi: 8%
Cattolici: 9%
Ebrei: 1%
Musulmani: 1%
Altre religioni: 9%
Atei e agnostici: 50%;
La relativamente elevata percentuale di ortodossi è dovuta alla colonizzazione russa e all'opera missionaria condotta tra gli indigeni alaskani.

Città e cittadine importanti

La città più popolosa dell'Alaska è Anchorage, con una popolazione di 291 826 abitanti (censimento 2010 Anchorage Municipality, Alaska American FactFinder).

La lista delle città più estese (superficie del territorio municipale) degli Stati Uniti vede tre città dell'Alaska ai primi tre posti: nell'ordine Sitka, Juneau e Anchorage (Jacksonville in Florida occupa il quarto posto in questa lista).

Città con più di 10 000 abitanti:

Anchorage
Fairbanks
College
Juneau
Kodiak
Ketchikan
Città con meno di 10 000 abitanti:

Sitka già Novo-Arkhangelsk (Hовоархангельск cioè Nuova Arcangelo)
Palmer
Bethel
Barrow
Kenai
Soldotna
Unalaska
Kotzebue
Petersburg
Prudhoe Bay
Dillingham
Valdez
Wasilla
Seward
Storie sull'Alaska
Il racconto di T. Coraghessan Boyle Drop City (2003, ISBN 0-670-03172-0) racconta la storia di un gruppo di hippies che si trasferiscono in Alaska.

Marcia Simpson (2003) ha scritto tre libri che descrivono la vita in una piccola comunità costiera in Alaska: Rogue's Yarn (2003, ISBN 0-425-19198-2), Crow in Stolen Colors (2000, ISBN 1-890208-36-1) and Sound Tracks (2001, ISBN 1-890208-72-8).

James Michener scrisse Alaska.

Nelle terre estreme di Jon Krakauer è la storia vera di Christopher McCandless, un laureato e studente di successo che donò tutti i suoi risparmi (24 000 $) a un'opera di carità e si trasferì nelle foreste dell'Alaska. 1997, ISBN 0-385-48680-4

Sulla vita di McCandless è stato realizzato il film del 2007 Into the Wild - Nelle terre selvagge, opera di Sean Penn.

Pochi sanno che uno dei protagonisti della corsa all'oro in Alaska fu un emigrante italiano, Felice Pedroni, che nel 1902, dopo innumerevoli avventure, trovò l'oro nel Pedro creek. Con lui c'erano molti altri italiani.

Alaskani famosi

La National Statuary Hall degli Stati Uniti d'America è parte del Campidoglio a Washington. Ogni stato ha selezionato uno o due cittadini particolarmente rappresentativi e fornito le loro statue. Dell'Alaska ci sono i suoi primi due senatori:

E.L. "Bob" Bartlett (1904–1968) era il delegato territoriale al Congresso degli USA dal 1944 al 1958, e fu eletto come primo senatore al Senato degli Stati Uniti nel 1958 e rieletto nel 1964. Ci sono strade, palazzi e anche il primo traghetto dello Stato battezzati con il suo nome.

Ernest Gruening (1886–1974) fu nominato governatore del Territorio dell'Alaska nel 1939, e servì in questa posizione per quattordici anni. Fu eletto al Senato degli Stati Uniti nel 1958 e rieletto nel 1962.

La prima donna eletta a una carica statale fu Fran Ulmer, eletta Vice-Governatore nel 1994.

L'ex governatrice dell'Alaska Sarah Palin è stata candidata alla vicepresidenza degli Stati Uniti nel 2008, nelle file del Partito Repubblicano.

Personaggi di fantasia

William T. Riker, primo ufficiale della nave stellare USS Enterprise dal 2364 al 2379, nasce nel 2335 a Valdez.

Cinema e televisione

Sfida tra i ghiacci (On Deadly Ground) un film diretto e interpretato da Steven Seagal nel 1994, con Michael Caine, Joan Chen, John C. McGinley. Il film affronta temi ecologistici – ambientali.

A trenta secondi dalla fine (Runaway Train) è un film del 1985 diretto da Andrej Končalovskij. Girato in Alaska, Il film racconta la fuga di due evasi da un carcere di massima sicurezza in Alaska.

Un medico tra gli orsi è una serie televisiva ambientata in Alaska.

Ne I Simpsons - Il Film Homer, dopo aver combinato un gigantesco guaio alla città, decide di rifugiarsi in Alaska.

La serie tv Men in Trees (letteralmente "Uomini sugli alberi") con Anne Heche girata e trasmessa tra il 2006 e il 2008 è ambientata nella zona meridionale dell'Alaska.

8 amici da salvare il film della Walt Disney uscito nelle sale cinematografiche nel 2006 è stato girato in Alaska, ma ambientato in Antartide.

La cosa, celebre film di John Carpenter del 1982, anche questo girato in Alaska, ma ambientato in Antartide.

Mai gridare al lupo (1983), ambientato nel nord del Canada, ma girato in Alaska.

Into the Wild - Nelle terre selvagge diretto da Sean Penn, basato sul romanzo di Jon Krakauer Nelle terre estreme, in cui viene raccontata la storia vera di Christopher McCandless

Insomnia, diretto da Christopher Nolan nel 2002, è ambientato in Alaska.

Nella terza serie di "Malcolm", Francis decide di lasciare l'accademia militare e di andare a lavorare in Alaska.

Ricatto d'amore film del 2009 per la regia di Anne Fletcher con Sandra Bullock e Ryan Reynolds ha come location la città di Sitka dopo i primi attimi del film girati a New York.

Balto cartone girato in Alaska, è la storia di un cane mezzo lupo che riesce a salvare i bambini di una città da una malattia.

Parte del film The Guardian - Salvataggio in mare è ambientata a Kodiak.

Il film Il quarto tipo con Milla Jovovich è ambientato a Nome, in Alaska.

Koda, fratello orso è ambientato in Alaska e i nomi di tre personaggi del film sono presi in prestito da tre località del paese (Kenai, Sitka e Denali)

Il film "30 giorni di buio" è ambientato a Barrow, la città più settentrionale dell'Alaska.

Videogiochi

Solid Snake, protagonista della saga di Metal Gear Solid dopo la fine degli eventi di Zanzibar Land si rifugerà in Alaska vivendo in solitudine, ma verrà richiamato per una missione su Shadow Moses, un'immaginaria isola del vicino arcipelago delle Fox.

Alex Mason, protagonista del videogioco Call of Duty Black Ops, è nativo dell'Alaska.

Cantanti / poeti

Jewel Kilcher crebbe a Homer.
36 Crazyfists band Metalcore formatasi nel 1994 ad Anchorage.

https://it.wikipedia.org/wiki/Alaska

http://alaska.gov/

http://www.treccani.it/enciclopedia/alasca_(Enciclopedia-Italiana)/











Di persone come Chris McCandless che scelgono per vari motivi di abbandonare la vita "civilizzata" per immergersi nella vita naturale è pieno il mondo, non sempre è facile comprendere le loro scelte, anche perchè un libro come questo racconta solo frammenti di vita, raccolti e raccontati da altri, c'è un libro scritto Into the wild truth da sua sorella Carine che racconta i retroscena di questa storia. Io da parte mia ho fatto una ricerca sui luoghi in cui ha vissuto Chris per cercare di comprendere cosa lo abbia ammaliato così tanto da fare una scelta così.

https://goo.gl/maps/CjQifeJb7672https://goo.gl/maps/e2EaCd2poNx

Non per giudicare ma per cercare di comprendere

Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere.. Mettiti le mie scarpe, percorri il cammino che ho percorso io. 



Vivi il mio dolore, i miei dubbi, le mie risate.. Vivi gli anni che ho vissuto io e cadi là dove sono caduto io e rialzati come ho fatto io.. Ognuno ha la propria storia. E solo allora mi potrai giudicare. - Luigi Pirandello


https://www.travelalaska.com/

http://alaska.gov/
https://it.wikipedia.org/wiki/Alaska



La strada che percorse Chris




Devils Thumb 

Devils Thumb è una salita molto impegnativa anche per alpinisti avanzati e molto esperti . Una descrizione della montagna può essere trovata in Eiger Dreams: , una raccolta di articoli di Jon Krakauer , che ha scalato la montagna all'inizio della sua carriera. Krakauer racconta anche la sua salita solitaria del Devils Thumb nei capitoli 14 e 15 del suo libro Into the Wild .

https://en.wikipedia.org/wiki/Devils_Thumb 





Il Monte Denali, dal 1896 al 31 agosto 2015 denominato ufficialmente con il toponimo Monte McKinley, è la vetta più elevata dell'America Settentrionale (6.190 m s.l.m.) e degli Stati Uniti, situata in Alaska, ovvero una delle Seven Summits del Pianeta.

Fa parte della grande catena dell'Alaska, un arco montuoso di 960 km che si estende attraverso la parte sud-orientale dello Stato. Per le sue caratteristiche è la terza montagna del mondo per prominenza.

Morfologia

Il monte Denali presenta un profilo più largo e graduale rispetto a quello dell'Everest, tuttavia appare maggiormente prominente rispetto all'ambiente circostante. Infatti il Monte Everest, benché molto più alto in termini assoluti (8848 m sopra il livello del mare), si eleva al di sopra dell'altopiano tibetano, posto a circa 5200 m, sicché il dislivello tra la base e la vetta della montagna risulta pari a circa 3600 m. La base del Denali al contrario poggia su un altopiano elevato in media 700 m, conferendo alla montagna un dislivello effettivo di 5400 m.

Tale caratteristica non deve però essere confusa con la prominenza topografica: la prominenza del Denali è pari a 6138 m (quasi quanto la sua altezza), calcolata tra la vetta della montagna e l'istmo di Panama (56 m). In base a questo criterio, la montagna è la terza vetta più prominente del pianeta, superata dall'Everest e dall'Aconcagua.

Ascesa alla vetta

La prima ascesa del Denali risale al 7 giugno 1913 (al tempo denominato Monte McKinley), e fu compiuta da una spedizione guidata da Hudson Stuck. In precedenza, nel 1903, Frederick Cook aveva sostenuto di aver scalato per primo il monte, ma non si hanno sufficienti prove dell'impresa. Nel 1947, Barbara Washburn fu la prima donna a raggiungerne la vetta.

L'impresa alpinistica considerata di maggior rilievo fu quella compiuta nel 1961 dalla spedizione italiana guidata da Riccardo Cassin, che riuscì a salire per la prima volta l'immensa parete sud della montagna

Oggigiorno la montagna viene scalata regolarmente, anche se costituisce un'impresa ad alto rischio a causa delle bassissime temperature che vi si registrano (spesso al di sotto dei -40 °C), delle copiose nevicate ed il connesso rischio valanghe e delle poche ore di luce giornaliere (data la vicinanza della montagna con il circolo polare artico) qualora l'ascesa venga effettuata in inverno.

Il 7 giugno del 2014, in 11 ore e 48 minuti, lo scialpinista catalano Kílian Jornet i Burgada ha stabilito il record di ascesa e discesa in solitaria, battendo il precedente record del 2013 detenuto da Ed Warren di 16 ore e 46 minuti. L'atleta, partendo dal campo base situato a quota 2000 m, ha impiegato 9 ore e 45 minuti per raggiungere la cima, seguendo in gran parte la via Rescue Gully. La discesa è avvenuta con gli sci sulla medesima via.

https://it.wikipedia.org/wiki/Monte_Denali

https://goo.gl/maps/P64ZbjECwJH2






Obama ha deciso. Il Mount McKinley torna Denali

Alla vigilia della visita in Alaska, il presidente Usa mette fine a una controversia vecchia di 40 anni. La vetta, la più imponente del pianeta, era intitotata al 25mo inquilino della Casa Bianca. Ripristinato il nome dei nativi Athabascan: significa sempilcemente "quello alto" ed era già restituito alParco Nazionale

Il Denali National Park and Preserve, istituito nel 1917, è la terza area protetta federale per estensione degli States. Misura oltre 19 mila chilometri quadri, tra foresta, tundra e taiga. E' residenza abituale dell'orso grizzly, nonché dell'orso bruno, oltreché di caribù, alci, lupi, volpi, linci. Ancora, diverse specie di uccelli, tra cui aquile (ci sono più esemplari della specie "reale" che della classica americana, la calva o "testa bianca" o "bald"). Sito per chi ama la natura ante litteram, può essere visitato in teoria anche d'inverno. Per chi scegliesse la soluzione più ragionevole, il suggerimento è di scegliere tarda primavera o inizio estate. Il meteo è migliore che a luglio-agosto, le speranze di vedere "quello alto", che è quasi sistematicamente incappucciato, cresce dramatically, direbbe una guida locale, e altrettanto dramatically salgono le chance di fare incontri speciali con la fauna locale: meno macchine e pullman (i visitatori sono 400 mila l'anno, non moltissimi ma neanche un numero esiguo, e si concentrano nel periodo delle crociere - Anchorage è a 3-4 ore d'auto) significa più silenzio, con annesse maggiori possibilità che gli animali possano avventurarsi persino sulla strada maestra





L'aurora boreale illumina il cielo dell'Alaska tutto l'anno ma può essere vista solo quando il cielo notturno è scuro abbastanza, generalmente dalla fine di Agosto agli inizi di Aprile.




Le Luci del Nord (northern lights come le chiamano loro) sono l'unica ragione che può convincere un abitante dell'Alaska a starsene fuori a Gennaio...


 


 

La zona dell'Alaska scelta da Christopher McCandless https://goo.gl/maps/xXgM8UhJAwk