Nelle terre estreme - Jon Krakauer
Nelle terre estreme è un libro di Jon Krakauer, pubblicato nel 1996, che racconta la vita del nomade statunitense Christopher McCandless, ricostruita tramite gli scritti del suo diario e i racconti delle persone che lo incontrarono durante il suo viaggio verso l'Alaska. Il libro - bestseller negli USA e tradotto in 14 lingue - è l'espansione di un articolo di 9000 parole, titolato Morte di un innocente, apparso nel gennaio 1993 sul magazine Outside.
Trama
Il libro racconta la storia del ventiduenne americano Christopher Johnson McCandless, un promettente neolaureato di famiglia borghese. Dopo aver ottenuto nel maggio 1990, con alti voti, la laurea all'Emory University in Virginia, egli intraprende un lungo viaggio attraverso gli Stati Occidentali degli USA. La sua inquietudine, dovuta sia al complicato rapporto con la famiglia sia all'influenza delle letture di autori trascendentalisti, come Thoreau e London, lo porta a transitare per due anni nel West americano e nel Messico del nord, dopo aver donato tutti gli averi e risparmi in beneficenza e con uno scarso equipaggiamento e preparazione fisica. Al momento della partenza, il ragazzo cela la propria identità, presentandosi con lo pseudonimo di Alexander Supertramp. Krakauer presenta il giovane come una figura ascetica che intraprende una vita da nomade alla ricerca di sè stesso: la meta da raggiungere è l'Alaska, a piedi o con mezzi di fortuna. Durante il suo lungo viaggio verso il Grande Nord, sulla sua strada farà incontri con personaggi disparati: una coppia hippie dai sani principi, un giovane trebbiatore del South Dakota che gli permetterà di lavorare per un periodo nei suoi campi, una giovane cantautrice hippie ed infine, personaggio forse più rilevante, un anziano veterano chiuso nei suoi ricordi, a cui cambierà la vita con il suo messaggio di libertà e amore fraterno e dai quali riceverà la formazione necessaria per affrontare le immense terre dell'Alaska. Chris raggiunge il suo traguardo, dopo due anni di vita libera ed indipendente senza contatti con la famiglia. Qui trova la natura selvaggia ed incontaminata gli fa comprendere che la felicità non riposa nelle cose materiali che circondano l'uomo, o nelle esperienze intese come eventi indipendenti, ma nella piena condivisione e nell'incontro incondizionato con l'altro. Nell'aprile del 1992, dopo cinque mesi di vita estrema in quelle terre selvagge ed abbandonate, senza civilizzazione, nutrendosi di carne di animali e bacche alloggiando in un vecchio autobus abbandonato, Chris decide di ritornare verso casa, avendo maturato pensieri di riconciliazione non solo con sé stesso e con la famiglia ma anche con l'umanità intera. Ma proprio quando Chris sembra convinto di porre fine al suo viaggio, mangia per errore delle bacche avvelenate, andando incontro ad una lenta, dolorosa ma inevitabile morte. Il ragazzo verrà trovato morto in quei territori solitari a settembre dello stesso anno. Chris non è impaurito e spaventato dalla morte ma ne è invece contento, sia per il fatto di morire in mezzo alla sua natura, sia perché solo nel luogo della sua morte lui si è sentito veramente realizzato. Accanto al cadavere fu ritrovato un diario che Chris aveva inaugurato al suo arrivo in Alaska e che ha permesso di ricostruire le sue ultime settimane.
L'autore
Jon Krakauer (Brookline, 12 aprile 1954) è un saggista e alpinista statunitense, noto per i suoi libri riguardanti la vita all'aria aperta e l'alpinismo. Nel 1996 venne pubblicato negli Stati Uniti il bestseller Nelle Terre Estreme (in Italia nel 1997), grande successo che assicura una notevole reputazione come scrittore di avventure. Krakauer decise di scrivere il libro dopo essersi imbattuto per caso nella vicenda di McCandless, rimanendone ossessionato. Inizialmente, scrisse un lungo articolo sulla rivista Outside, il quale suscitò enorme interesse. Grazie all'aiuto della famiglia di Chris, si è dedicato alla ricostruzione del viaggio del ragazzo. Dal diario rinvenuto accanto al corpo di Chris, l'autore è riuscito a ricostruire le ultime settimane di vita del giovane. L'autore è riuscito pure a tracciare anche il periodo precedente, basandosi sui colloqui avuti con le persone che avevano conosciuto e frequentato nei due anni del suo avventuroso viaggio attraverso gli States, rendendo possibile la ricostruzione dettagliata dell'intero itinerario.
Krakauer è amante dell'alpinismo, di viaggi avventurosi, di immersioni nella natura: racconta la storia di Christopher, la sua psicologia, la voglia ed il bisogno di libertà e di rottura di tutti i vincoli affettivi e sociali. "Nelle terre estreme" non è la mera ricostruzione degli eventi che portarono Chris MacCandless alla morte, in senso più ampio è una metafora sul rapporto tra la nostra civiltà e la natura. L'autore guida i propri lettori a rigettare giudizi e pregiudizi per cercare di vivere con empatia la storia di un ragazzo che sembra rappresentare un'elevata figura di essere umano alle prese coi desideri che attraversano tutte le giovinezze ed un uomo alla ricerca di sé stesso.
Adattamento cinematografico
Nel 2007 l'attore e regista Sean Penn adattò per il grande schermo il romanzo, dirigendo Into the Wild - Nelle terre selvagge. Il regista si appassionò alla storia di Chris dopo aver letto il libro di Krakauer e si mobilitò per i diritti cinematografici, non riuscendo ad ottenerli immediatamente in quanto la famiglia di McCandless non si dimostrò entusiasta nel portare la storia del figlio sul grande schermo. Nonostante ciò il regista non si arrese, ma dovette aspettare dieci anni prima di iniziare le riprese del film. "Into the Wild" è uscito il 21 settembre 2007 negli Stati Uniti, mentre in Italia è uscito il 25 gennaio 2008 dopo essere stato presentato alla Festa Internazionale di Roma il 20 ottobre 2007. Il ruolo di Chris viene interpretato da Emile Hirsch, attore californiano che si dichiarò onorato di rendere memoria a Chris. Il giovane attore si aggiudicò il premio come migliore attore dal National Board of Review per la sua drammatica interpretazione.
Il regista è stato in grado di raccontare con semplicità e sensibilità la storia del ragazzo senza farlo apparire come un eroe moderno. Penn non riporta la storia seguendo un ordine cronologico bensì facendo uso di flashback tra presente e passato. Il film non ripercorre solo le avventure on the road e gli incontri di Chris ma si impegna ad analizzare nel profondo le sensazioni ed i sentimenti del protagonista ed i suoi rapporti con la famiglia e la società. La troupe, per realizzare il film. dovette affrontare otto mesi di lavoro, mettendosi a confronto con le diverse condizioni climatiche del deserto del Nevada, le nevi del Monte McKinley e le rapide del fiume Colorado. Durante questo lavoro on the road sono state toccate 36 location e 4 sessioni di riprese in Alaska, nel Parco Nazionale del Denali, ma anche Oregon, Nevada, Arizona, Dakota del Sud e California.
Grazie ad un gioco di contrasti tra natura e civiltà, il film sottolinea ed esalta la bellezza di molti paesaggi naturali ed incontaminati. Il film si suddivide in 5 capitoli (La mia nascita; L'adolescenza; La maturità; La famiglia; La conquista della saggezza), come se il viaggio rappresentasse l'inizio di una nuova vita. La storia viene raccontata dalla voce narrante di Corinne McCandless, sorella di Chris, che ripercorre la vita del fratello sia nei momenti prima della laurea sia durante il suo viaggio, citando anche alcune frasi tratte dai libri preferiti di Chris. Il film si conclude con un'originale foto del ragazzo davanti al Magic Bus, il vecchio autobus abbandonato in cui ha vissuto durante la sua esperienza in Alaska.
Dopo l'uscita del film nelle sale molti avventurieri amanti della natura hanno ripercorso le tappe del viaggio di Chris, per raggiungere il luogo dove egli è deceduto, quasi come fosse un pellegrinaggio.
La colonna sonora del film è stata composta da Michael Brook con le canzoni di Eddie Vedder, cantante dei Pearl Jam. Il brano Guaranteed ha vinto il Golden Globe per la miglior canzone originale.
Into the wild truth - Carine McCandless
Nel 1993 Jon Krakauer pubblicò un articolo sulla rivista Outside, intitolato "Death of an Innocent", "Morte di un innocente". Le parole di Krakauer sul giovane Chris McCandless che aveva trovato la morte in Alaska, dopo aver abbandonato la famiglia e aver vissuto per mesi senza soldi, viaggiando da solo nella wilderness, sollevarono un polverone. Chi considerò Chris un sognatore, chi un pazzo, chi un illuso, chi un idealista, chi un ribelle. Krakauer decise allora di trasformare l'articolo in un libro, Nelle terre estreme, che ebbe un successo straordinario e che ispirò a Sean Penn il film "Into the Wild". Chris McCandless è suo malgrado diventato un mito: rappresenta la giovinezza che non ha paura di perdere tutto pur di seguire i suoi sogni. Ma Chris è anche un ragazzo in carne e ossa, con una famiglia che ha abbandonato. E le ragioni della sua scelta sono quelle che Krakauer aveva cercato di comprendere con l'aiuto della sorella di Chris, Carine. Ma Carine aveva chiesto a Krakauer di rispettare il silenzio su alcuni aspetti della vita del fratello che coinvolgevano i genitori e lei stessa. Tuttavia, a più di vent'anni dalla morte di Chris, e a otto dall'uscita del film di Sean Penn, Carine ha deciso che è ora di raccontare anche quella parte di verità che era rimasta in ombra. E racconta la storia della propria famiglia, di un padre violento, bigamo e, al tempo stesso, religiosissimo, di una madre sottomessa e insieme complice...
Into the Wild Truthnasce dall’esigenza di approfondire il tema trattato in un libro scritto nel 1997 dal giornalista statunitense Jon Krakauer e pubblicato in Italia come Nelle terre estreme (Rizzoli, 1999), poi diventato anche il film del 2007 Into the Wild diretto da Sean Penn: la breve vita avventurosa di Chris McCandless, fratello dell’autrice, che dopo la laurea era partito per un lungo viaggio attraverso le zone più selvagge degli Stati Uniti, trovando accidentalmente la morte nel 1992, poco dopo aver preso la decisione di fare ritorno a casa, per aver ingerito delle bacche velenose.
http://www.sulromanzo.it/ blog/ into-the-wild-truth-di-cari ne-mccandless-il-dolore-di -dire-la-verita
http://www.sulromanzo.it/
Il film
Into the Wild - Nelle terre selvagge
Into the Wild - Nelle terre selvagge (Into the Wild) è un film del 2007 scritto e diretto da Sean Penn, basato sul libro di Jon Krakauer Nelle terre estreme, in cui viene raccontata la storia vera di Christopher McCandless, giovane proveniente dalla Virginia Occidentale che subito dopo la laurea abbandona la famiglia e intraprende un lungo viaggio di due anni attraverso gli Stati Uniti, fino a raggiungere le terre sconfinate dell'Alaska.
Il libro è stato pubblicato negli Stati Uniti nel 1996, e in Italia è stato distribuito dalla Rizzoli nel 1997. Il romanzo è stato poi riedito da Corbaccio in concomitanza con l'uscita del film.
Protagonista della pellicola è l'attore californiano Emile Hirsch, che per la sua drammatica interpretazione ha vinto il premio come migliore attore dal National Board of Review. La colonna sonora del film è stata composta da Michael Brook, con canzoni di Eddie Vedder. Il brano Guaranteed ha vinto il Golden Globe per la miglior canzone originale.
Il film è uscito il 21 settembre 2007 negli Stati Uniti, e in Italia il 25 gennaio 2008 dopo essere stato presentato alla Festa Internazionale di Roma il 20 ottobre 2007, aggiudicandosi il Premio Fastweb nella sezione Première.
Trama
Christopher McCandless è un giovane benestante: subito dopo la laurea in scienze sociali all'Università Emory nel 1990, dona i suoi risparmi all'Oxfam e abbandona amici e famiglia per sfuggire ad una società consumista e capitalista nella quale non riesce più a vivere. La sua inquietudine, in parte dovuta al pessimo rapporto con la famiglia e in parte alle letture di autori anticonformisti come Thoreau e London, lo porta a viaggiare per due anni negli Stati Uniti e nel Messico del nord, con lo pseudonimo di Alexander Supertramp.
Durante il suo lungo viaggio verso l'Alaska incontrerà sulla sua strada diversi personaggi: Jan e Rainey, una coppia hippie; Wayne Westerberg, un giovane trebbiatore del Dakota del Sud; Tracy, una giovane cantautrice hippie e Ron, un anziano veterano scontroso, chiuso nei suoi ricordi; tutti personaggi a cui cambierà la vita con il suo messaggio di libertà e amore fraterno e dai quali riceverà la formazione necessaria per affrontare le immense terre dell'Alaska. Qui trova la natura selvaggia ed incontaminata che, con il passare del tempo, lo porta ad uno stato di felicità interiore, da cui viene pervaso.
Vive cibandosi di selvaggina e di bacche. Dopo non essere riuscito a conservare la carne di un alce che aveva cacciato per l'inverno, sarà proprio una bacca a condurlo alla morte: Chris infatti, divorato dalla fame, mangia i velenosi frutti di una pianta selvatica erroneamente scambiati per commestibili, che gli causeranno, dopo pochi giorni, la morte. Durante la lunga agonia, in cui non riesce a cercare aiuto, essendo completamente isolato, scriverà su uno dei libri che era solito leggere "Happiness is only real when shared": la felicità è autentica solo se condivisa.
Produzione
« Se vuoi qualcosa nella vita, allunga la mano e prendila... »
(Christopher McCandless)
Into the Wild - Nelle terre selvagge (Into the Wild) è un film del 2007 scritto e diretto da Sean Penn, basato sul libro di Jon Krakauer Nelle terre estreme, in cui viene raccontata la storia vera di Christopher McCandless, giovane proveniente dalla Virginia Occidentale che subito dopo la laurea abbandona la famiglia e intraprende un lungo viaggio di due anni attraverso gli Stati Uniti, fino a raggiungere le terre sconfinate dell'Alaska.
Il libro è stato pubblicato negli Stati Uniti nel 1996, e in Italia è stato distribuito dalla Rizzoli nel 1997. Il romanzo è stato poi riedito da Corbaccio in concomitanza con l'uscita del film.
Protagonista della pellicola è l'attore californiano Emile Hirsch, che per la sua drammatica interpretazione ha vinto il premio come migliore attore dal National Board of Review. La colonna sonora del film è stata composta da Michael Brook, con canzoni di Eddie Vedder. Il brano Guaranteed ha vinto il Golden Globe per la miglior canzone originale.
Il film è uscito il 21 settembre 2007 negli Stati Uniti, e in Italia il 25 gennaio 2008 dopo essere stato presentato alla Festa Internazionale di Roma il 20 ottobre 2007, aggiudicandosi il Premio Fastweb nella sezione Première.
Trama
Christopher McCandless è un giovane benestante: subito dopo la laurea in scienze sociali all'Università Emory nel 1990, dona i suoi risparmi all'Oxfam e abbandona amici e famiglia per sfuggire ad una società consumista e capitalista nella quale non riesce più a vivere. La sua inquietudine, in parte dovuta al pessimo rapporto con la famiglia e in parte alle letture di autori anticonformisti come Thoreau e London, lo porta a viaggiare per due anni negli Stati Uniti e nel Messico del nord, con lo pseudonimo di Alexander Supertramp.
Durante il suo lungo viaggio verso l'Alaska incontrerà sulla sua strada diversi personaggi: Jan e Rainey, una coppia hippie; Wayne Westerberg, un giovane trebbiatore del Dakota del Sud; Tracy, una giovane cantautrice hippie e Ron, un anziano veterano scontroso, chiuso nei suoi ricordi; tutti personaggi a cui cambierà la vita con il suo messaggio di libertà e amore fraterno e dai quali riceverà la formazione necessaria per affrontare le immense terre dell'Alaska. Qui trova la natura selvaggia ed incontaminata che, con il passare del tempo, lo porta ad uno stato di felicità interiore, da cui viene pervaso.
Vive cibandosi di selvaggina e di bacche. Dopo non essere riuscito a conservare la carne di un alce che aveva cacciato per l'inverno, sarà proprio una bacca a condurlo alla morte: Chris infatti, divorato dalla fame, mangia i velenosi frutti di una pianta selvatica erroneamente scambiati per commestibili, che gli causeranno, dopo pochi giorni, la morte. Durante la lunga agonia, in cui non riesce a cercare aiuto, essendo completamente isolato, scriverà su uno dei libri che era solito leggere "Happiness is only real when shared": la felicità è autentica solo se condivisa.
Produzione
« Se vuoi qualcosa nella vita, allunga la mano e prendila... »
(Christopher McCandless)
Dopo aver letto il libro di Krakauer, Sean Penn si innamorò della storia di Christopher McCandless e si mobilitò per ottenerne i diritti cinematografici, tuttavia la famiglia McCandless si dimostrò dubbiosa nel portare la storia di Chris sul grande schermo. Il regista non si arrese, ma dovette aspettare quasi dieci anni, anni nei quali continuò a mantenere i contatti con i genitori e la sorella di Chris. Nel frattempo Penn non stette con le mani in mano ed iniziò ad abbozzare una sceneggiatura pensando a Leonardo DiCaprio per il ruolo da protagonista e Marlon Brando per la parte di Ron Franz,. Si documentò ripercorrendo l'itinerario percorso da Chris e parlando con le persone che avevano avuto modo di conoscerlo. Quando ormai stava perdendo le speranze, finalmente giunse il consenso dalla famiglia McCandless e si poté dare il via alla produzione. Si prevedeva un budget di 15 milioni di dollari, finanziati dal noto produttore Art Linson e da William Pohlad, quest'ultimo già produttore de I segreti di Brokeback Mountain.
La produzione fu avviata nel 2006, Penn andò alla ricerca di collaboratori di tutto rispetto. Per la fotografia si affidò ad Éric Gautier, di cui aveva apprezzato il lavoro nel film di Walter Salles I diari della motocicletta: vista l'importanza degli esterni, si affidò al lavoro del fotografo francese il cui compito era di valorizzare i paesaggi facendoli diventare parte integrante della storia. Nonostante le riprese del film fossero prevalentemente all'aperto, molta importanza avevano le scenografie, così Penn si affidò all'architetto-scenografo Derek R. Hill, con il quale aveva già lavorato per i suoi film Lupo solitario e Tre giorni per la verità. A Hill fu affidato il compito di fare sopralluoghi e ricerche logistiche, al fine di trovare i luoghi più adatti per le riprese.
La scelta dei costumi fu affidata a Mary Claire Hannan, che dovette creare il guardaroba per Emile Hirsch trasformando il personaggio di Chris, da ragazzo di buona famiglia, in un vero e proprio "vagabondo": ogni abito doveva rappresentare il viaggio e l'avventura di Chris, dai jeans logori fino all'equipaggiamento, compreso il parka per proteggersi dal freddo. Parte del lavoro di Hannan è inoltre stato incentrato sulla creazione degli elementi chiave che rappresentassero al meglio i personaggi incontrati da Chris, dall'eleganza della borghesia di Atlanta alla ruvidezza degli agricoltori del Dakota del Sud, fino ai colorati abiti delle comunità hippie.
L'intera troupe dovette affrontare otto mesi di duro lavoro, dovendo fronteggiare le condizioni più estreme: il caldo soffocante del deserto del Nevada, le nevi del monte Denali e le rapide del fiume Colorado. Tecnici ed attori hanno affrontato una lavorazione on the road in cui hanno ripercorso ogni tappa toccata da McCandless, toccando 36 location e 4 sessioni di riprese in Alaska, più precisamente a Fairbanks e nel Parco Nazionale del Denali. Tra le altre località toccate dalla produzione vi sono varie località in Oregon, Nevada, Arizona e Dakota del Sud; in California sono state affettuate riprese a Slab City, un campo costituito da camper dove nei pressi sorge la Salvation Mountain di Leonard Knight. Knight e Jim Gallien sono due personaggi che hanno avuto modo di conoscere il vero Christopher durante la sua avventura, entrambi appaiono in un cameo durante il film nella parte di sé stessi.
Per non mancare di rispetto a Chris e alla sua famiglia il Magic Bus, il vecchio autobus della Fairbanks Transit System risalente agli anni quaranta dove McCandless visse i suoi ultimi giorni, fu interamente ricostruito nei più minimi dettagli, dagli utensili fino alle scritte sul soffitto realizzate da Chris, il tutto grazie al sopralluogo avvenuto al vero Magic Bus che si trova a tutt'oggi in Alaska. Impegnative sono state le riprese sulle rapide del fiume Colorado, anche a causa della difficoltà di ottenere i permessi: Penn infatti aveva intenzione di girare fra gli strati superiori del Grand Canyon, ma gli è stato impossibile. Terminate le riprese Penn si prese un periodo di riposo, affidando il materiale girato all'amico e collaboratore Jay Cassidy per assemblare il tutto.
Cast
Il protagonista
« Per me è un onore rendere omaggio alla memoria di Chris, una persona davvero speciale, unica, animata da fortissimi ideali »
(Emile Hirsch
Penn ha scelto l'attore californiano Emile Hirsch per la parte di Chris dopo averlo visto nel film di Catherine Hardwicke Lords of Dogtown. Hirsch ha iniziato la sua carriera con produzioni televisive e ha debuttato cinematograficamente nel 2002 con The Dangerous Lives of Altar Boys; dopo essersi fatto notare nel film di Nick Cassavetes Alpha Dog, gli è stata offerta dal regista un'occasione importante per mettersi alla prova. Penn, per essere sicuro di aver fatto la scelta giusta, ha frequentato il giovane attore per oltre quattro mesi, per essere certo che Hirsch fosse in grado di affrontare una prova intensa sia a livello psicologico che fisico. Già magro di costituzione, ha iniziato le riprese del film in uno stato di semi-denutrizione perdendo 20 chili e arrivando a pesare soli 52 chili, per girare le scene finali ambientate in Alaska. Hirsch ha affrontato diverse prove, dalla scalata di cime innevate fino alla discesa delle rapide in kayak, senza l'ausilio di stuntmen.
All'attore sono stati affiancati dei veri cacciatori per insegnargli la tecnica da utilizzare nella scena in cui Chris deve uccidere un alce e scuoiarne la carcassa. Durante gli otto mesi di riprese Hirsh si è calato totalmente nella parte di Chris, tanto da rinunciare alla sua vita privata ed evitando persino di festeggiare il suo 21º compleanno, mettendosi completamente nelle mani del regista, il quale gli ha fatto affrontare prove estenuanti: a detta di Sean Penn solo il giovane protagonista di Va' e vedi del russo Elem Klimov dovette affrontare prove più ardue. Il giovane attore ha avuto modo di incontrare persone e visitare luoghi a lui finora sconosciuti. Per la sua interpretazione egli ha avuto recensioni lusinghiere da critici e addetti ai lavori, tanto da guadagnarsi diversi premi tra cui il National Board of Review Awards 2007.
Altri interpreti
Per il ruolo dei borghesi genitori di Chris, Walt e Billie McCandless, sono stati scelti i premi Oscar William Hurt e Marcia Gay Harden (quest'ultima aveva già lavorato con Penn nel film di Clint Eastwood Mystic River). Il ruolo della sorella Carine, voce narrante del film, è stato affidato a Jena Malone, attrice con un curriculum nel cinema indipendente. La Malone per prepararsi al meglio per la parte ha incontrato la vera Carine McCandless, per carpire ogni sfumatura del legame tra fratello e sorella; ha inoltre lavorato al fianco della poetessa Sharon Olds, che l'ha aiutata ad affinare il tono della voce in modo da renderla il più intensa possibile.
« La fragilità del cristallo non è una debolezza ma una raffinatezza... »
(Carine McCandless)
Per interpretare la coppia hippie incontrata da Chris durante il suo viaggio, Penn ha scelto la due volte candidata all'Oscar Catherine Keener per dar vita al ruolo di Jan Burres, donna che vaga per gli Stati Uniti assieme al compagno vivendo con il peso dell'abbandono del figlio. Per interpretare il suo partner Rainey, Penn ha scelto Brian Dierker: egli in realtà non è un attore professionista, bensì un esperto di rafting e conoscitore del Grand Canyon che era stato assunto come consulente per le riprese in acqua; fu proprio Penn a convincerlo a debuttare come attore. Per la parte del solitario e scontroso veterano Ron Franz è stato scelto un attore cinematografico e teatrale di gran calibro: Hal Holbrook, candidato nel 2008 all'Oscar come miglior attore non protagonista proprio per questo film.
Il trebbiatore Wayne Westerberg è stato interpretato da Vince Vaughn, attore noto per la sua partecipazione a commedie di successo e per appartenere al filone del Frat Pack. Il vero Wayne Westerberg è stato assunto da Sean Penn come consulente ed autista durante la lavorazione del film. Per interpretare la giovane ed anticonformista cantautrice Tracy inizialmente era stata contattata l'attrice Daveigh Chase, ma in seguito venne scelta Kristen Stewart, diventata nota come protagonista dei film tratti dalla serie di romanzi Twilight. In brevi ruoli appaiono il comico Zach Galifianakis e il musicista Steven Wiig.
Il regista
Into the Wild è la quarta regia cinematografica dell'attore californiano Sean Penn, carriera iniziata dirigendo i film Lupo solitario e Tre giorni per la verità. Verso la fine degli anni novanta si trovava in una libreria di Brentwood quando casualmente scoprì il libro di Krakauer: attirato dalla copertina in breve tempo si appassionò alla storia di Chris tanto da mobilitarsi per ottenerne i diritti, che gli furono negati dalla famiglia McCandless. Ma l'attore/regista non si perse d'animo e aspettò, dirigendo nel frattempo il suo terzo film La promessa e continuando parallelamente ad occuparsi del suo progetto di portare la storia di McCandless sul grande schermo. Si documentò e raccolse varie testimonianze di persone che avevano conosciuto il ragazzo, inoltre instaurò un rapporto assiduo con la sorella di Chris, che lo aiutò fornendogli i suoi diari e i suoi ricordi. Quando infine riuscì a ottenere i diritti per la realizzazione della pellicola, Penn ne curò anche la sceneggiatura, un lavoro lodato dalla critica che ne rilevò una maggiore maturità rispetto ai suoi precedenti film da regista.
Nel film appare in immagini di repertorio l'allora Presidente degli Stati Uniti George H. W. Bush: Penn ha da sempre una posizione critica verso l'establishment, tanto da schierarsi esplicitamente contro l'amministrazione di George W. Bush, e realizzare un film velatamente politico in cui dipinge un ritratto della società americana dedita al consumismo e priva di ideali. In un'intervista egli cita il cantautore Bruce Springsteen che un giorno gli disse:
« Quanta strada abbiamo fatto... eppure stiamo tornando indietro. »
Into the Wild è la quarta regia cinematografica dell'attore californiano Sean Penn, carriera iniziata dirigendo i film Lupo solitario e Tre giorni per la verità. Verso la fine degli anni novanta si trovava in una libreria di Brentwood quando casualmente scoprì il libro di Krakauer: attirato dalla copertina in breve tempo si appassionò alla storia di Chris tanto da mobilitarsi per ottenerne i diritti, che gli furono negati dalla famiglia McCandless. Ma l'attore/regista non si perse d'animo e aspettò, dirigendo nel frattempo il suo terzo film La promessa e continuando parallelamente ad occuparsi del suo progetto di portare la storia di McCandless sul grande schermo. Si documentò e raccolse varie testimonianze di persone che avevano conosciuto il ragazzo, inoltre instaurò un rapporto assiduo con la sorella di Chris, che lo aiutò fornendogli i suoi diari e i suoi ricordi. Quando infine riuscì a ottenere i diritti per la realizzazione della pellicola, Penn ne curò anche la sceneggiatura, un lavoro lodato dalla critica che ne rilevò una maggiore maturità rispetto ai suoi precedenti film da regista.
Nel film appare in immagini di repertorio l'allora Presidente degli Stati Uniti George H. W. Bush: Penn ha da sempre una posizione critica verso l'establishment, tanto da schierarsi esplicitamente contro l'amministrazione di George W. Bush, e realizzare un film velatamente politico in cui dipinge un ritratto della società americana dedita al consumismo e priva di ideali. In un'intervista egli cita il cantautore Bruce Springsteen che un giorno gli disse:
« Quanta strada abbiamo fatto... eppure stiamo tornando indietro. »
Analisi del film
Il regista riesce a raccontare con estrema semplicità la storia di un ragazzo alla ricerca di se stesso raccontandone i sogni, l'inquietudine e gli errori, realizzando un road movie in cui racconta con sensibilità la storia di Chris, senza farlo apparire come un martire o un eroe moderno ma raccontando semplicemente il suo viaggio verso una libertà estrema. Penn porta sul grande schermo la storia senza un ordine cronologico ma avvalendosi dell'uso dei flashback, tra presente e passato, come pezzi di un puzzle che ritraggono lo spaccato di vita di un giovane uomo. Egli non si limita però a ripercorrere l'avventura on the road di Chris, bensì scava nel profondo analizzando anche i suoi rapporti con la famiglia e la società. Grazie anche ad un'intensa fotografia, il regista riesce ad esaltare la bellezza di molti paesaggi naturali incontaminati, giocando con i contrasti tra natura e civiltà.
Il film si suddivide in 5 capitoli, come se il viaggio rappresentasse una nuova vita:
Capitolo 1 - La mia nascita
Capitolo 2 - L'adolescenza
Capitolo 3 - La maturità
Capitolo 4 - La famiglia
Capitolo 5 - La conquista della saggezza
La voce narrante della sorella di McCandless, Carine, racconta la vita di Chris prima della sua laurea e del suo viaggio, mentre la voce narrante dello stesso McCandless riferisce i suoi pensieri allo spettatore, fornendo citazioni letterarie e gli scritti del suo rapporto epistolare con Wayne Westerberg, il tutto con frasi che vengono sovrapposte alle immagini del film come se lo schermo fosse una tela o un diario. Il film si chiude con l'immagine reale di Christopher McCandless nel celebre autoscatto che lo raffigura appoggiato al Magic Bus, unico fotogramma che documenta la sua presenza in Alaska.
Dopo l'uscita del film nelle sale, grazie al successo ottenuto, molti avventurieri o semplici amanti della natura hanno emulato le gesta di McCandless ripercorrendo le tappe del suo viaggio. In un articolo di Francesco Semprini pubblicato su La Stampa del 2 luglio 2008 viene raccontata la mania dilagante negli Stati Uniti di molti pellegrinaggi alla vecchia carcassa dell'autobus del Fairbanks Transit System, per visitare il luogo dove Chris visse i suoi ultimi giorni e la lapide messa in sua memoria. Il giornalista paragona questo tipo di pellegrinaggio a quello che giornalmente accade alla tomba di Jim Morrison, al cimitero Père Lachaise di Parigi.
Colonna sonora
La colonna sonora del film è composta da musiche e canzoni originali di Eddie Vedder, leader dei Pearl Jam, con pezzi alla chitarra eseguiti da Michael Brook e Kaki King. Penn e Vedder sono legati da un'amicizia nata ai tempi del film Dead Man Walking - Condannato a morte, in cui Penn era interprete e Vedder autore di due brani della colonna sonora, Face Of Love e Long Road. Nel 2001 vi è stata una seconda collaborazione: su richiesta di Penn, Vedder incide una cover di You've Got to Hide Your Love Away dei Beatles per la colonna sonora del film Mi chiamo Sam, di cui Penn è protagonista.
Guaranteed, brano principale della colonna sonora, ha vinto un Golden Globe per la migliore canzone originale nel 2008. La colonna sonora ha debuttato all'undicesimo posto della classifica di Billboard, vendendo 39.000 copie in una sola settimana.
In questo lavoro Vedder mette da parte il genere che per anni lo ha caratterizzato, il grunge, realizzando una colonna sonora melodica e strumentale con venature folk, avvalendosi di chitarra acustica ma anche di strumenti come il banjo e l'ukulele.
Distribuzione
Data di uscita
Le date di uscita internazionali sono state:
21 settembre 2007 negli Stati Uniti (Into the Wild)
9 novembre 2007 nel Regno Unito (Into the Wild)
29 novembre 2007 in Australia (Into the Wild)
9 gennaio 2008 in Francia (En pleine nature)
25 gennaio 2008 in Italia (Into the Wild - Nelle terre selvagge) e Spagna (Hacia rutas salvajes)
31 gennaio 2008 in Germania (In die Wildnis - Allein nach Alaska)
20 febbraio 2008 in Argentina (Hacia rutas salvajes)
22 febbraio 2008 in Brasile (Na natureza selvagem)
7 marzo 2008 in Norvegia (Into the Wild)
4 aprile 2008 in Polonia (Wszystko za życie)
9 aprile 2008 in Turchia (Into the Wild)
Accoglienza
Inizialmente commercializzato nel Nord America in sole 4 sale con un incasso di poco più di 212.000 dollari, dall'ottobre 2007 il film è stato distribuito in oltre 600 sale guadagnando nel primo week-end di programmazione oltre 2.000.000 di dollari e raggiungendo successivamente un incasso totale di 56.255.142 dollari. Il film si è classificato al 167º posto nella Top 250 dei film più apprezzati della storia del cinema secondo gli utenti del sito Internet Movie Database.
Into the Wild ha ricevuto ottime recensioni da parte della critica. I giudizi raccolti sul sito Rotten Tomatoes riportano l'83% di opinioni positive su un totale di 155. Il critico del Chicago Sun-Times Roger Ebert ha dato al film 4 stelle definendo il film affascinante ed elogiando la performance di Emile Hirsch, definendola come una interpretazione ipnotica e una grande prova d'attore, lodando inoltre il lavoro eseguito da Sean Penn.
L'American Film Institute ha inserito il film nella lista "AFI Movie of the Year" del 2007, inoltre il National Board of Review lo ha incluso tra i dieci film dell'anno. Sean Penn ha ricevuto attestati di stima anche da illustri colleghi, come Julian Schnabel che alla 64ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia ha definito Into the Wild e il suo film Lo scafandro e la farfalla i due migliori film del 2007.
In Italia la pellicola è stata distribuita in 176 sale guadagnando nella prima settimana di programmazione 744.114 €, incassando un totale di 5.055.623 € e piazzandosi al 26º posto tra i film più visti della stagione 2007/2008. Buona è stata anche l'accoglienza della stampa italiana: La Repubblica ha assegnato al film 4 stelle. Sulle pagine del Corriere della Sera Paolo Mereghetti ha esaltato lo stile registico di Sean Penn, che a suo dire è riuscito a valorizzare la bellezza dei paesaggi ed ha analizzato a fondo ogni personaggio; il critico ha inoltre elogiato tutti gli interpreti della pellicola, definendoli straordinari.
« Uno stile di regia che cerca di adattarsi alla varietà dei temi affrontati, modificando continuamente il modo di riprendere, a volte sottolineando la bellezza selvaggia della Natura, altre volte spezzando l'inquadratura come per far dialogare tra loro immagini diverse, altre volte ancora scommettendo tutto sui primissimi piani e la forza espressiva degli attori. Tutti davvero straordinari »
(Paolo Mereghetti)
Controversie
Alcune polemiche sono nate a causa della scena dello scuoiamento di un alce, il tutto ripreso in primo piano. Paolo Spicacci, rappresentante dell'Enpa nella commissione di revisione cinematografica del Ministero dei Beni Culturali, ha chiesto il taglio della scena, che a sua detta disturba la sensibilità di chi ama gli animali e lede la dignità degli animali stessi. Inizialmente la produzione ha tenuto a sottolineare che l'animale in questione non è stato ucciso espressamente per realizzare la scena, ma che è stato vittima di un incidente stradale, (come dichiarato anche negli extra dell'edizione DVD) in seguito alle polemiche l'American Humaine Association ha certificato che l'animale in realtà non fosse vero. Per il momento non è stato possibile dimostrare se l'animale in questione fosse effettivamente vero o finto.
Stupore ha destato l'esclusione del film dalla corsa agli Oscar 2008: esso infatti non è stato incluso nelle categorie più importanti, come miglior film, miglior regista, miglior attore protagonista e miglior colonna sonora, dovendo accontentarsi delle nomination per il miglior montaggio e il miglior attore non protagonista.
Collegamenti ad altre pellicole
Nella storia del cinema molti film hanno affrontato il tema del rapporto tra uomo e natura selvaggia, come ad esempio Alive - Sopravvissuti e L'urlo dell'odio per citarne alcuni. È stato fatto un parallelismo tra la storia di Chris McCandless e quella di Timothy Treadwell, protagonista del documentario Grizzly Man di Werner Herzog. La storia di Chris McCandless è stata raccontata anche nel documentario The Call of the Wild, presentato al 56º Trento Film Festival, dove vengono raccolte le testimonianze delle persone che hanno avuto modo di conoscere Chris ricostruendone i reali avvenimenti. Il regista del documentario ha potuto ipotizzare una nuova teoria sulle vere cause della morte del ragazzo, che contraddicono gli scritti di Krakauer e la pellicola di Sean Penn. Per ironia della sorte le produzioni del documentario e del film si sono incrociate più volte.
Nel film c'è un riferimento al film di Sergio Leone Il buono, il brutto, il cattivo: Chris ha la locandina del film appesa nel suo appartamento di Atlanta.
Riferimenti letterari
Molti hanno fatto un parallelismo tra Chris e Sal Paradise, personaggio del celeberrimo libro cult di Jack Kerouac Sulla strada. Jack London era uno degli scrittori a cui Chris faceva maggior riferimento arrivando a portare con sé durante la sua avventura Il richiamo della foresta, oltre a scritti come Felicità familiare di Lev Tolstoj, Walden, ovvero La vita nei boschi di H. D. Thoreau, Il risveglio della terra di Knut Hamsun e Il dottor Živago di Boris Pasternak; quest'ultimo fu trovato accanto al cadavere di Chris con varie annotazioni e pensieri scritti fra le sue pagine.
Nel film c'è un riferimento testuale al racconto La carne dell'orso di Primo Levi, edito nella collana ET di Einaudi all'interno di Primo Levi - Tutti i racconti. Precisamente al minuto 35 la voce narrante del protagonista ripercorre il seguente passo dal racconto sopracitato:
« Il mare non fa mai doni, se non duri colpi, e, qualche volta, un'occasione di sentirsi forti. Ora io non so molto del mare, ma so che qui è così. E quanto importi nella vita, non già di esser forti, ma di sentirsi forti, di essersi misurati almeno una volta, di essersi trovati almeno una volta nella condizione umana più antica, soli davanti alla pietra cieca e sorda, senza altri aiuti che le proprie mani e la propria testa. »
Edizioni home video
Il film è uscito in versione per il noleggio il 16 aprile 2008. Il DVD del film è stato messo in vendita a partire dal 4 giugno 2008, distribuito dalla 01 Distribution e disponibile in versione 1 disco ed in un'edizione speciale a 2 dischi, che prevede oltre ai documentari anche un taccuino della Moleskine. Tra gli extra del DVD vi sono vari contenuti speciali come il diario di viaggio, intitolato Dal Colorado all'Alaska, della durata di 22 minuti, in cui viene documentata la produzione itinerante con vari commenti degli addetti ai lavori; inoltre il contenuto Un film. Un libro. Una vita. I protagonisti, della durata di 16 minuti, raccoglie i commenti e le testimonianze dei vari interpreti. La prima edizione in Blu-ray Disc è stata pubblicata in Francia il 16 luglio 2008.
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